IL ROMOLO “PERDUTO” DEI MEDICI


Dopo anni di ricerca e studio sulle collezioni Gioviane dei Medici, Eike Schmidt, direttore degli Uffizi e il suo team, hanno confermato il ritrovamento del Romolo mediceo dipinto dal pittore Cristofano dell’Altissimo nel XVI secolo. Sappiamo che all’interno delle corti rinascimentali i signori facevano a gara per avere la collezione più ricca di dipinti con vari soggetti, ma in particolare la moda del tempo dava grande risalto ai ritratti delle più grandi personalità della storia come condottieri, papi, re e fondatori di città. Il primo che ebbe una collezione dei ritratti di uomini illustri fu il vescovo Paolo Giovio che nella sua villa di Como commissionò questo genere di soggetti a grandi pittori del tempo. Cosimo I de Medici, come altri signori, mandò artisti della sua corte presso la villa Gioviana con il compito di copiare le opere lì conservate. Al ritorno i pittori dovevano riportare i quadri realizzati che andavano poi a comporre o arricchire la collezione signorile. Così accadde anche per i Medici, tra le tele collezionate era presente il ritratto del primo re di Roma, fondatore mitico e iniziatore di una dinastia secolare. Il dipinto ritrovato nelle soffitte di Palazzo Pitti non è il frutto di una fortunata casualità, ma il risultato di un duro lavoro, come si evince dalle parole del direttore:

“Abbiamo fatto questa scoperta nell’ambito di una sistematica ricognizione di tutti i ritratti della nostra collezione che fa parte di un studio sulla raccolta delle opere Gioviane; i risultati di questa indagine diventeranno un libro che sarà pubblicato nei prossimi mesi”.

Eike Schmidt, direttore della Galleria degli Uffizzi

La ricerca ha portato alla luce altri due ritratti illustri: Silla ed Enrico VIII. Folta barba, naso pronunciato, abbigliamento gentilizio e spessa pelliccia per difendersi dalle rigide temperature invernali, così immaginava Romolo, Cristofano dell’Altissimo, allievo del Bronzino e del Pontormo. L’attribuzione a Cristofano è sostenuta dallo stile della pittura e dai carteggi ritrovati dagli studiosi che attribuiscono all’artista la realizzazione di personaggi legati alla storia romana come lo furono in effetti Romolo e Silla. Per vedere dal vivo questi capolavori della pittura rinascimentale dovremo aspettare la riapertura dei musei, ma senza dubbio il nostro patrimonio artistico, già sconfinato, si è arricchito di nuove testimonianze.

– by Paninodelmcdonald: Pietro Serreli, Riccardo Toniolo, Noa Barbaglia, Raoul Sorrentino

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