Il lato oscuro di Dubai


Questa metropoli negli ultimi tempi è diventata sempre più frequentemente meta di turisti, imprenditori e influencer, il “fenomeno” Dubai è esploso proprio negli ultimi anni con l’avvento della pandemia, numerose star si sono trasferite li per non essere sottoposte alle varie restrizioni presenti nel resto del mondo.
Dubai per gli imprenditori è una meta molto ambita, questo è dovuto alle numerose agevolazioni fiscali, nella metropoli l’unica tassazione presente è il 5% su ogni prodotto e ogni bene prodotto.

Ma come ha fatto questa città ad arricchirsi e a diventare uno dei più famosi luoghi in pochi decenni?
Prima degli anni 70 Dubai era solamente un piccolo villaggio di pescatori, con l’aumento dell’estrazione del greggio la famiglia più importante della zona iniziò ad arricchirsi, oggi questa famiglia possiede la compagnia aerea Emirates ed è al comando di tutto l’apparato burocratico della città. La vera ricchezza è data dal settore terziario e quello dell’edilizia, l’edilizia se pur apparentemente sembra futuristica, in realtà presenta numerose problematiche come ad esempio l’assenza di un impianto di fognature adeguato.
Grazie all’estrema facilità di fare affare a Dubai con il tempo nel paese sono arrivati trafficanti di uomini, contrabbandieri di armi e droga, grandi evasori europei e numerosi criminali fiscali. Se ad esempio si vuole investire milioni di euro per la costruzione di un palazzo, mai nessuno investigherà sulla provenienza di quei soldi, il portafoglio degli imprenditori non verrà quindi mai controllato.
Dubai trovandosi in una posizione strategica tra Asia e africa è punto di passaggio per materiali illegali, ad esempio: oro estratto illegalmente, oppio, carbone proveniente da deforestazioni illegali e armi.
L’oro come già detto è uno dei business più redditizio della metropoli, circa 500 tonnellate vengono importate ogni anno, questo bene di lusso supera le frontiere senza alcun controllo e problema, solitamente l’oro arriva dai trafficanti somali che sono a capo di milizie terroristiche in tutta l’africa.
Oltre allo smercio di materie prime Dubai sfrutta immigrati provenienti da Pakistan e paesi circostanti,che compongono il 90% della popolazione, nel mercato edilizio, i migranti lavoratori vivono in baraccopoli a cielo aperte e lavorano 12 ore al giorno in condizioni pietose che spesso si traducono in morti sul lavoro, lo stipendio medio per un operaio è per 300 euro al mese. Una realtà analoga avviene per il mercato della prostituzione.
Questi sono solo alcuni dei business che hanno portato la vera ricchezza a Dubai. Nonostante tutte queste attività Dubai viene etichettata come città più sicura del mondo.

scritto e pubblicato da Riccardo Puce

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