NEMO: L’ORTO BOTANICO SUBACQUEO DI NOLI

NEMO: L’ORTO BOTANICO SUBACQUEO DI NOLI

Noli è un piccolo paesino incastonato sulla costa del ponente ligure, noto per le sue acque cristalline e i paesaggi suggestivi. Negli ultimi anni, tuttavia, il paese ha acquisito celebrità anche per qualcosa di innovativo e rivoluzionario: l’Orto Botanico Subacqueo Nemo, un’inedita forma di coltivazione che sta catturando l’attenzione di agricoltori e ambientalisti di tutto il mondo.

COME È STRUTTURATO?

Si tratta di un progetto interamente italiano nato dall’idea di Sergio Gamberini dell’azienda Ocean Reel Group la quale è detentrice del brevetto della struttura del complesso.

L’orto di Nemo è ricavato su 36 mq di fondale sabbioso ed è costituito da 9 biosfere, delle strutture in plastica trasparente ancorate al fondale con una capacità di circa 2000 litri d’aria, collocate ad una profondità compresa tra i 7 e i 12 metri al di sotto della superficie del mare. La temperatura all’interno delle sfere è di circa 26 gradi e il tasso di umidità si attesta intorno all’ 85%. All’interno delle sfere è inoltre presente un’elevata concentrazione di anidride carbonica che favorisce la crescita delle coltivazioni (per lo più ortaggi da foglia come basilico o lattuga). La maggior parte delle sperimentazioni avviene con coltivazione idroponica sfruttando l’acqua marina che evapora all’interno delle biosfere desalinizzandosi in modo naturale. L’acqua dolce generata dalla struttura risulta essere sufficientemente pura da poter essere consumata e ha una salinità inferiore ai livelli prescritti dalle linee guida sanitarie internazionali.

VANTAGGI

Una delle caratteristiche più rilevanti di questo tipo di coltivazione è senza dubbio la sua sostenibilità.

 Le piante coltivate in queste sfere, possono infatti assorbire il biossido di carbonio e rilasciare ossigeno, contribuendo alla purificazione dell’acqua marina e alla mitigazione dei cambiamenti climatici.

Inoltre, a differenza dell’agricoltura tradizionale, l’orto botanico subacqueo utilizza l’acqua di mare, riducendo notevolmente la necessità di irrigazione dolce, una risorsa sempre più scarsa negli ultimi anni.

Un altro aspetto positivo è la conservazione della biodiversità marina; infatti, le strutture delle biosfere possono servire da nursery per le larve di organismi marini, nonché rifugio per granchi o polpi.
 

SVANTAGGI

Uno dei vincoli principali legati a questa tipologia di impianti sono certamente gli elevati costi iniziali per la realizzazione di infrastrutture e attrezzature specializzate, come casse di coltivazione sottomarine e sistemi di monitoraggio. Inoltre, la gestione di un orto subacqueo è molto complessa e richiede competenze specializzate e una conoscenza approfondita dell’ecosistema marino e delle esigenze delle piante coinvolte. Un ultimo aspetto negativo di questo tipo di coltivazione è una possibile contaminazione o un cambiamento repentino nelle condizioni dell’acqua che possono causare gravi danni alle colture.

 

CONCLUSIONE

L’Orto Botanico Subacqueo Nemo di Noli è solo un esempio delle infinite possibilità che l’agricoltura subacquea offre. Questa tecnologia in continua evoluzione potrebbe diventare una parte cruciale della lotta contro il cambiamento climatico, la scarsità d’acqua e la fame nel mondo.

In conclusione, l’Orto Botanico Subacqueo Nemo di Noli è un esempio affascinante di come la tecnologia possa rivoluzionare l’agricoltura in modi che non avremmo mai immaginato. Tuttavia, i vantaggi ambientali e la sostenibilità di questa pratica devono essere bilanciati con le sfide tecniche e finanziarie che comporta. La sua crescita futura sarà sicuramente affascinante da seguire.

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