The Information Game

L’informazione ha sempre avuto un ruolo fondamentale nelle nostre vite come strumento per poter conoscere e comprendere tutto ciò che accade attorno a noi. Nel tempo però le nostre necessità sono cambiate, e nell’inseguimento dell’evoluzione tecnologica, anche il giornalismo ha dovuto adattarsi.

Negli ultimi decenni, l’industria delle notizie ha assistito a una significativa evoluzione nel modo in cui le notizie vengono presentate e consumate. Dai tradizionali giornali stampati alle piattaforme di notizie digitali, fino ad arrivare ai primi video somministrati dai social media. Le notizie hanno subito una notevole trasformazione non solo in ambito di comunicazione e diffusione ma anche in termini di narrazione e racconto.

I media svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere la pace e la comprensione nel mondo. Informando le persone sugli eventi attuali, aiutandole a comprendere i diversi aspetti di un conflitto e facilitando il dialogo e le conversazioni tra diverse circoscrizioni elettorali.  Possono inoltre contribuire a promuovere la tolleranza e la comprensione e, in ultima analisi, la pace.

I media rendono possibile e concreta, ancor più dei giornali, la libertà di stampa e di informazione. Questo ci permette di dare voce a tutti coloro che ne hanno il coraggio.

Con una semplicità tale nel diffondere l’informazione, diventa di fondamentale importanza utilizzare i social media nel modo corretto. Questo per evitare di cadere nella disinformazione dovuta a manipolazioni e falsità  che leggiamo  in essi.

La maggior parte delle informazioni che leggiamo sulle piattaforme social e di messaggistica sono caratterizzate da foto, video, grafici e cartine. Questi nuovi tipi di comunicazione, molto più immediati, sfruttano la nostra memoria fotografica e ci fanno immediatamente immedesimare nella contesto, più di quanto un testo non possa fare.

Un altro strumento che sta diventando sempre più utilizzato, anche in ambito giornalistico, è l’intelligenza artificiale (AI). Le imprese giornalistiche utilizzano questa nuova tecnologia principalmente per tre diverse funzioni:

  • Newsgathering che è una raccolta di notizie;
  • News production ossia la creazione e scrittura di storie;
  • News distribution ovvero la comunicazione e distribuzione delle notizie.

Questo nuovo mezzo, che è stato messo a disposizione anche dei giornalisti, non è ben visto da tutti, infatti, anche se dal 2019 l’utilizzo dell’AI è costantemente aumentato, ci sono sempre  diverse persone che rimangono scettiche riguardo l’utilizzo di quest’ultimo.

Con l’utilizzo di queste nuove tecnologie la quantità di informazione che ci viene somministrata diventa sempre maggiore. Un flusso crescente di informazioni indubbiamente amplifica la conoscenza, tuttavia, il lato oscuro di questa proliferazione è rappresentato dalle notizie false. La crescente complessità sta nel fatto che, per il lettore, distinguere una notizia autentica da una falsa diventa sempre più arduo.

Alla luce di queste sfide, sorge la domanda cruciale: i social media costituiscono davvero un valido strumento di informazione o ci distraggono dalla realtà?

Disinformazione: il Dart Vader dei Social

Come vivono I social media le persone? E quali valori promuovono queste piattaforme?

Abbiamo chiesto ad alcune persone in giro per la città di Varese alcune domande per poter rispondere ai nostri dubbi.

Dai sondaggi da noi proposti sono emersi punti in cui gli intervistati si trovavano d’accordo. Uno di questi è l’utilizzo giornaliero di social, ad esempio Instagram o Tik Tok, non solo a scopo di intrattenimento, ma anche per informarsi su le vicende attuali.

Altri punti in cui gli interpellati erano in evidente disaccordo. Alcuni ripongono la loro fiducia nei social, convinti della loro capacità di promuovere valori pacifici. Dall’altra parte, invece, troviamo utenti che criticano e giudicano i social come promotori di polemiche, incentrati su schieramenti politici.

Purtroppo, sappiamo tutti che le polemiche fanno più views delle notizie reali, spesso diffondendo disinformazione. Per questo, l’utente per essere certo della notizia che sta leggendo deve essere altrettanto sicuro della fonte dalla quale la sta apprendendo.

Fortunatamente tutti gli utenti da noi intervistati sono molto attenti al grande pericolo delle fake news, che è sempre dietro l’angolo. Un dato molto positivo considerati gli anni nei quali ci troviamo.

Guarda le risposte al nostro sondaggio!

Il Diritto di Pubblicare

Nel 2023 l’Italia ha recuperato 17 posizioni nella classifica mondiale annuale della libertà di stampa pubblicata da Reporter sans frontieres (Rsf) guadagnandosi il 41° posto, sorpassando gli Stati Uniti che, avendo perso tre posizioni, si sono piazzati al 45° posto.

 

 

Nell’ultima decina d’anni (dal 2013 al 2023), le posizioni in classifica dell’Italia sono state, tenendo in considerazione sia momenti positivi che negativi, in fase di crescita.

 

 

La presenza di censura nel campo del giornalismo è un tema che ha attraversato diverse tappe nella storia, delineando una realtà in cui la manipolazione delle informazioni è stata utilizzata come strumento di controllo sull’opinione pubblica.

Un esempio eloquente di questo fenomeno emerge dalla vicenda legata agli Stati Uniti durante la guerra del Vietnam, durante la quale le autorità americane hanno deliberatamente distorto e occultato le atrocità commesse dai propri soldati. Tale strategia mirava a prevenire una reazione sfavorevole dell’opinione pubblica nei confronti delle azioni belliche, proteggendo così gli interessi governativi e la lobby delle armi.

Questa non rappresenta che una delle numerose situazioni in cui la manipolazione delle informazioni è stata impiegata per influenzare e plasmare l’opinione collettiva. Spesso, infatti, le notizie sono state soggette a censura poiché trattavano argomenti scomodi o critici nei confronti delle autorità dei vari paesi. Tale atteggiamento restrittivo ha contribuito a mantenere un certo controllo sulla narrazione pubblica, limitando la diffusione di informazioni considerate pericolose o destabilizzanti per il potere costituito.

Dall’altro lato, l’avvento dei social media ha introdotto una dinamica diversa. Queste piattaforme offrono uno strumento più accessibile e veloce per la condivisione di informazioni, in quanto sono in gran parte a discrezione degli utenti. Tuttavia, questo nuovo scenario non è immune da sfide, poiché il controllo centralizzato può emergere anche in questi contesti, sebbene con tempistiche più ampie.

Persi nell’Etica del Giornalismo

 

Sitografia

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