Ai e Giornalismo? Una domanda da un milione di caratteri

Ai e Giornalismo? Una domanda da un milione di caratteri

I robot non sono destinati a rimpiazzarci completamente.

È importante sfatare questo mito. In realtà, il lavoro umano e quello svolto dalle macchine sono destinati a coesistere, poiché l’intelligenza artificiale (IA) non raggiungerà mai un livello tale da poter sostituire integralmente l’ingegno umano.

Nel panorama editoriale, l’IA assume un ruolo sempre più cruciale. In particolare, nel contesto del “newsgathering”, ossia la raccolta di dati per la creazione di articoli basati su informazioni concrete, l’IA svolge un ruolo di primo piano. Come precedentemente evidenziato, la sua presenza è altresì significativa nella “news production”, dove si dedica all’analisi approfondita dei dati per generare narrazioni coinvolgenti e ben strutturate.

La fase successiva, la “news distribution”, rappresenta un tassello fondamentale nell’ecosistema dell’editoria moderna. In questo contesto, l’IA entra in azione per identificare le preferenze di specifici target di utenti o, più ampiamente, della maggioranza degli utenti online. Queste informazioni vengono utilizzate per plasmare contenuti mirati, come la pubblicità, al fine di attirare un pubblico più vasto e stimolare la visualizzazione degli articoli.

I dati dimostrano che tra il paragone tra 2019 e 2023 c’è stata una piccola crescita nell’utilizzo dell’AI  che vede 32 paesi con 71 redazioni e in 46 paesi con 105 redazioni.

Ma se facilita così tanto il lavoro dell’uomo, allora perché non tutte le redazioni utilizzano l’AI?

Una buona parte non lo utilizza per il costo che implementano queste nuove tecnologie, una piccola parte non lo utilizza principalmente per questioni etiche, avendo quindi il timore di essere criticati per l’utilizzo di queste nuove tecnologie che non sono ancora viste di buon occhio; per questo motivo la regola più importante nell’utilizzo di softwere AI è la trasparenza, scrivere chiaramente che si ha utilizzato un determinato tipo di tecnologia. Solo così sia andrà a sciogliere il dogma, consentendo al pubblico di comprendere il processo decisionale e di valutare in modo informato l’impatto di questa tecnologia sulle informazioni.

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