Nel 2019 viene definito “impossibile” trovare una persona senza cellulare nella nostra società che vive di tecnologia e gli smartphone, comprati in un semplice negozio di elettronica o al supermercato, diventano letteralmente parte integrante della nostra vita perché contengono la maggior parte dei nostri dati personali. Si rischia però che qualcuno voglia spiarci e avere molte più informazioni su di noi, andando a rovistare nel nostro personale “vaso di pandora“.

Ci siamo chieste come sia possibile bloccare questi Cyber truffatori dall’entrare nei nostri smartphone e nei nostri computer e siamo andate a chiederlo a chi di lavoro lo fa.

Venerdì 8 Novembre 2019 a Varese, per il festival “Glocal“, si è tenuto il panel “Tecniche investigative, casi giudiziari e mediatici nei processi penali” con Alessandro Borra, Michele Vitiello, Raffaele Angius e come moderatore Nando Mastrillo.

Sono stati spiegati i cosiddetti “Software Spia” con cui ognuno di noi può essere spiato dal proprio cellulare – ad esempio tramite i social network o email – e sui nostri computer.

 

Successivamente hanno parlato di dove le micro-videocamere, più piccole di una moneta da dieci centesimi, vengono messe per spiare una persona e possono essere usate per qualsiasi motivo, da un marito o una moglie che vogliono scoprire se il proprio coniuge li tradisce, allo spionaggio politico.

Bisogna per cui prestare attenzione ad ogni singolo movimento che facciamo sui social e non.

 

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