Questa mattina (il 10/11/2018) noi partecipanti del laboratorio BlogLab abbiamo assistito ad una conferenza riguardante il tema della partecipazione dei giovani nella vita politica, tenuto da:

  • Emanuele Monti, consigliere regionale (affiliato alla Lega);
  • Raffaele Cattaneo, assessore della giunta regionale con deleghe sull’ambiente (affiliato a Noi con l’Italia);
  • Marco Colombo, consigliere regionale della Regione Lombardia (affiliato alla Lega);
  • Samuele Astuti, consigliere regionale e segretario provinciale (affiliato al PD).

Sono varie le riflessioni emerse dall’incontro, e spaziano dai mezzi tramite i quali ci si può mettere in gioco alle esperienze che possono essere utili per acquisire sicurezza e competenze.

A quest’ultima definizione corrisponde il ruolo del rappresentante d’istituto: esso contribuisce spesso a formare futuri politici, aumentando le skills dei ragazzi che si mettono in gioco candidandosi.

È utile, infatti, imparare fin dall’adolescenza a sviluppare capacità quali tranquillità nell’esposizione davanti ad un buon numero di persone, buona gestione del proprio tempo e fermezza nel sostenere le proprie idee, pur ascoltando e rispettando quelle altrui.

Inoltre proprio la carica del rappresentante d’istituto spesso apre gli occhi riguardo le future aspirazioni di chi la ricopre, scoprendo, di fatto, le attitudini nascoste possedute dal ragazzo e spingendolo quindi ad intraprendere la carriera politica. Non è un caso quindi che tutti i relatori abbiano, a proprio tempo, ricoperto tale carica.

Passiamo ora alla descrizione dei mezzi attraverso cui può avvenire la partecipazione e l’avvicinamento dei giovani alla politica.

Essi sono, fondamentalmente due: i social media e gli incontri organizzati dai vari partiti politici.

A prevalere sono però i primi, data la facilità di partecipazione alle varie discussioni da parte degli utenti. Non sempre però sono affidabili, in quanto il rischio di incorrere in persone che non ragionano secondo buonsenso e che utilizzano queste piattaforme solo per sfogarsi non è trascurabile.

Un’altro aspetto da tenere in considerazione è quello che essi non rappresentano la totalità delle opinioni, in quanto, molto frequentemente, sono solo le minoranze ad esporsi in prima linea, sfalsando quella che è la realtà oggettiva costituita anche dalla cosiddetta “maggioranza silenziosa“, ossia la componente di individui che non condividono i propri pensieri.

È però estremamente riduttivo fermarsi unicamente ai social network, perché, per averne la piena coscienza, occorre toccare con mano le cose e mobilitarsi fisicamente, recandosi talvolta ai convegni dei vari partiti, anche solo per respirarne l’aria ed approfondirne le ideologie.

Siamo il futuro di questa nazione, non rimaniamo distesi sugli allori e dimostriamo il nostro valore!

10/10/2018, T.N.N.F , Lorenzo Baggio.

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