UN’ESPERIENZA INDIMENTICABILE CON IL FAI

Come ogni primavera, da ormai trent’anni il FAI (Fondo Ambiente Italiano) decide di aprire per due giorni centinaia di siti sparsi in tutta Italia. L’obiettivo è quello di mostrare al pubblico una parte del patrimonio italiano che altrimenti andrebbe perduto. Per queste giornate FAI viene inoltre data la possibilità agli studenti delle scuole superiori di vivere un’esperienza unica, quella di diventare per un giorno Apprendisti Ciceroni. Si tratta di un ruolo molto importante in queste giornate; sono infatti incaricati di fare da guida ai visitatori. Questa proposta è arrivata anche nella nostra scuola, il Liceo Scientifico di Busto Arsizio “Arturo Tosi”, e alcuni studenti della nostra classe 3C hanno deciso di parteciparvi.

COME DIVENTARE APPRENDISTI CICERONI

Noi apprendisti ciceroni sapevamo che ci stavamo imbarcando in una nuova sfida e che non sarebbe stato tutto in discesa: i nostri professori, Francesco Rosazza e Sara Saporiti, hanno curato il progetto e ci hanno guidato gradualmente fino alla sua conclusione. Come primo step abbiamo seguito un corso online, molto piacevole ed interessante, sul FAI in generale e su alcune accortezze da seguire durante la visita che ci ha permesso di conseguire un attestato. Successivamente, ci siamo messi subito d’impegno per seguire lo stretto calendario di lezioni, una o due ore alla settimana a partire da dicembre, in preparazione alla visita. I professori si sono organizzati con presentazioni, piantine, immagini, confronti, in modo da trasmetterci l’atmosfera che si respira a Lonate Pozzolo, meta delle nostre visite. In paese avremmo infatti dovuto illustrare la scultura, l’architettura, la storia, le curiosità del Chiostro e del Campanile di Sant’Ambrogio e della Chiesa di Santa Maria degli Angeli. Organizzandoci nel nostro gruppo classe, perché così era previsto dalle normative covid, abbiamo utilizzato il materiale per costruire una scaletta, discussa anche con i professori, sia a distanza che direttamente sul campo durante un sopralluogo. I professori ci hanno poi comunicato le turnazioni con cui avremmo dovuto presentare i beni. L’ultima cosa rimasta era imparare le nostre parti, ripetendo insieme e correggendoci a vicenda.

IL GRAN GIORNO

Come stabilito dalle turnazioni, alla nostra classe è stata riservata la fascia pomeridiana di domenica 27 marzo. La giornata era molto calda e soleggiata, ideale per visitare i beni a noi assegnati. Appena arrivati siamo stati subito accolti dai volontari del FAI e dai nostri amici che avevano fatto il turno della mattina e in pochi minuti abbiamo iniziato le visite. Allo scoccare di ogni mezz’ora, i volontari radunavano un gruppo di visitatori che aveva prenotato e cominciavamo ad alternarci con il gruppo di ciceroni di un’altra classe per illustrare i vari punti di interesse. Dopo alcune visite al Chiostro e al Campanile, ci siamo spostati alla Chiesa dove abbiamo concluso la nostra giornata.

IMPRESSIONI A POSTERIORI

Nel caso in cui ci riproponessero questo progetto, molto probabilmente accetteremmo di nuovo. La preparazione è stata impegnativa e soprattutto nei minuti che precedevano l’esposizione l’ansia si è fatta sentire; tuttavia, non ci siamo fatti scoraggiare e abbiamo concluso al meglio questa esperienza, formativa sotto vari aspetti; abbiamo avuto la possibilità di allenarci nel parlare in pubblico, anche in vista dell’esame di Stato, di imparare cose nuove, ma soprattutto, siamo riusciti a legare ancora di più tra di noi e anche con i professori. In conclusione, pensiamo sia un’esperienza da provare e vivere fino in fondo.

Realizzato da Chiara Calloni e Giacomo Trotti

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