I detenuti sono esseri umani

Ultimamente si parla sempre tanto di diritti: diritti delle donne, diritti della comunità lgbt+, diritti dei neri. Tutti sicuramente validi e importanti, ma non gli unici a essere tenuti troppo poco in considerazione. Per esempio, qualcuno ci pensa mai a quelli dei carcerati?

Le prigioni italiane e di tutto il mondo sono piene di persone che per reati più o meno gravi sono detenute in condizioni pietose. Si potrebbe commentare “se sono lì, è perché se lo meritano”, cosa non necessariamente vera, ma ammesso che sia così, siamo davvero autorizzati solo per questo a trattarli come bestie?

Infatti si evince un enorme problema di sovraffollamento, in tante carceri c’è un numero di detenuti che arriva quasi al doppio rispetto ai posti disponibili. Una troppo alta percentuale di prigioni in Italia non ha il riscaldamento garantito, l’acqua calda, le docce nelle celle, una finestra per un po’ di luce solare, spazi per la socialità. Ancora più grave è la bassa presenza settimanale di medici e psicologi a disposizione dei detenuti.

Per saperne di più su questo argomento così sottovalutato, abbiamo deciso di chiedere l’opinione dell’avvocato penalista Fabio Ambrosetti.

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