Probabilmente hai sentito parlare dei Fridays For Future, un movimento pacifico iniziato dalla giovane attivista Greta Thumberg, che ogni giorno nel mese di agosto 2018 si è seduta davanti al Parlamento svedese in segno di protesta, con un cartello che recitava “Sciopero per il clima”. Nel mese di settembre continuò a portare avanti questa manifestazione ogni venerdì e tutto il mondo l’ha seguita.

Ma quali sono gli effettivi obbiettivi del Fridays for Future e perché è importante partecipare?

Innanzitutto, queste manifestazioni fanno sì che l’emergenza climatica non perda visibilità e rimanga sempre tra le priorità politiche, insomma, ricordano a tutti che il problema esiste e non va sottovalutato.

In concreto, chiede ai leader mondiali una sola cosa: azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050.

Un’impresa che sembra difficile, sì, ma d’altra parte, affrontando la pandemia, abbiamo dimostrato di essere in grado di gestire una situazione di emergenza globale. In meno di un mese sono state prese misure drastiche: cambiare tanto e in fretta è possibile, ma forse il cambiamento climatico non sembra una grande minaccia, a giudicare dalle deboli azioni che fino ad ora sono state compiute.

Eppure, ne abbiamo la possibilità: per esempio, con tutti i soldi che sono stati donati per l’incendio del Notre Dame de Paris sarebbe stato possibile ripulire l’intero oceano Pacifico. La crisi climatica risale a prima dell’incendio, ma evidentemente non viene vista con la stessa rilevanza. I soldi non mancano, quello che manca è la volontà di agire.

Il problema è che non abbiamo tempo per esitare: questa situazione di emergenza diventa ogni giorno più pericolosa, basti guardare il recente nubifragio a Catania per capire quanto la cosa sia vicina, reale e terrificante. I cambiamenti climatici rischiano di spazzarci via se non ci decidiamo a cambiare anche noi il prima possibile.

L’obbiettivo è quello di riuscire a mantenere l’aumento delle temperature sotto i 2 gradi, cercando di non superare l’1.5. Un paio di gradi possono sembrare insignificanti, ma pensate a quando ci sale la febbre: la nostra temperatura corporea aumenta di poco, eppure l’intero organismo viene scombussolato. Se saliamo oltre a questo limite, le conseguenze saranno catastrofiche.

Per farcela, ognuno può impegnarsi nel suo piccolo, è vero, ma se non agiamo anche su una scala più ampia, presto saremo spacciati.

Ma allora come facciamo a fare ascoltare le nostre voci, quelle delle generazioni che verranno e anche quelle degli scienziati, che ci avvertono ormai da decenni del pericolo incombente? Bisogna scendere in piazza e urlare, e più siamo, più questo grido sarà forte.

Ovviamente partecipare alle proteste non è l’unica cosa che puoi fare per aiutare: innanzitutto informarti e informare gli altri è di vitale importanza. Bisogna far sì che tutti colgano la rilevanza del problema e siano disposti ad agire. Se hai la possibilità di votare, scegli partiti e candidati che si impegnano per il clima, cerca di limitare l’uso della plastica usa e getta, come bottigliette d’acqua e sacchetti, preferisci alimenti locali e di stagione in modo da evitare i lunghi trasporti, diminuisci (o addirittura elimina) il consumo di carne per boicottare gli allevamenti intensivi, impegnati a spostarti con i mezzi pubblici o a piedi o in bici anziché in macchina, o anche banalmente fai la raccolta differenziata e spegni le luci; i modi in cui puoi aiutare sono tantissimi, ma da qualche parte bisogna iniziare ad impegnarsi e i Fridays for Future sono l’occasione perfetta per cominciare a darsi da fare.

Io stessa, ad esempio, per quanto la giustizia climatica fosse un argomento che mi era sempre stato a cuore, mi sono avvicinata veramente a questo tema partecipando per la prima volta ad una manifestazione.

E se credi di dover essere un esperto attivista per poter partecipare, fortunatamente ti sbagli. Spesso si pensa che sia da incoerenti andare alle manifestazioni se il problema climatico non è una delle tue priorità quotidiane, ma la verità è questa: è la priorità di tutti, perché non esiste né ricchezza né povertà, né guerra né pace, né odio né amore su un pianeta morto, e bisogna rendersene conto il prima possibile.

 

 

 

 

 

 

 

 

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