Al giorno d’oggi, le notizie e le discussioni riguardanti i diritti di una persona aggredita o minacciata sono all’ordine del giorno. Questi diritti fanno parte di quella che chiamiamo “legittima difesa” e hanno lo scopo di definire precisamente cosa si può e non si può fare di fronte a tali situazioni.

 

Cosa dice la legge?

Secondo l’articolo 52 del codice penale italiano, non sono punibili azioni di autodifesa proporzionate all’aggressione subita. Nel caso la reazione ecceda questo limite, secondo l’articolo 55, si incorre in una pena di delitto colposo (dove esiste). Tuttavia esistono delle condizioni anomale che possono escludere la punibilità anche a chi rientra in questi casi.

Casi particolari: fin dove è difesa personale?

Buona parte di queste eccezioni sono state introdotte di recente, a metà del 2019, quando un processo, riguardante una colluttazione fra vicini di casa, ha messo in luce la necessità di tutelare l’aggredito in specifiche situazioni. Esse vengono applicate quando il soggetto:

  • compie un atto per respingere l’intrusione posta in essere, con violenza o minaccia di uso di armi o di altri mezzi di coazione fisica, da parte di una o più persone;
  • trovandosi in condizioni di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo, commette il fatto per la salvaguardia della propria o altrui incolumità.

A questo punto è necessario chiarire una questione fondamentale riguardante il secondo punto: relativamente all’importanza attribuita allo stato di «grave turbamento», è evidente che la nuova normativa presuppone un’oggettività di questo grave turbamento e che questo sia effettivamente determinato dalla concreta situazione in cui si manifesta. Se fosse una scappatoia sempre e comunque, chiunque spari a qualcuno potrebbe dire di essere stato in stato di grave turbamento, per evitare il processo per eccesso di legittima difesa. In merito, è stato affermato che la veridicità o meno di ciò è determinata dalla valutazione soggettiva dei giudici.

Ogni Stato ha leggi diverse

Il diritto alla difesa della propria persona e della proprietà privata è sancito e regolato da ogni nazione in modo diverso. In Europa, per esempio in stati come la Germania, la Francia e l’Italia, è garantito il diritto all’uso della forza per difendersi da un pericolo reale, imminente e limitano la punibilità di usi eccessivi della violenza se chi li compie si trova in stati emotivi alterati dal panico o dal terrore. La vendita di armi è strettamente regolamentata: per possederle è necessario un documento specifico (“porto d’armi”) per il cui conseguimento è necessario avere certi requisiti e ottenere una formazione specifica. In questi Paesi le armi sono vendute solo e unicamente in negozi specializzati (armerie) sottoposti a rigidi controlli.

In Gran Bretagna la common law include nelle possibili giustificazioni all’uso della forza la difesa della proprietà privata in modo più esplicito. L’uso della forza è giustificato solo se “necessario” e “ragionevole”.

Gli Stati Uniti d’America sono una federazione di stati ognuno dei quali è regolato da un governo autonomo che può emettere leggi e che ha i propri corpi di polizia per farle rispettare. I vari stati sono però sottoposti al governo federale e sottostanno ad un unica costituzione. Quest’ultima sancisce l’inviolabilità della proprietà privata e il diritto inalienabile di possedere armi per difenderla e difendere se stessi. Gli unici limiti sono che colui che agisce non abbia alternative e che la sua percezione del pericolo imminente sia fondata. I vari Stati Membri hanno regolamenti diversi riguardo all’uso della forza, alla vendita e al possesso di armi; in molti stati è possibile acquistare armi da fuoco, anche di grosso calibro, addirittura nei centri commerciali, cosa che negli stati europei è impossibile ed è percepita dall’opinione pubblica come un’assurdità.

Armi: legittime o illegittime?

Le componenti più progressiste della società statunitense si battono da decenni per limitare la vendita di armi da fuoco visto l’alto tasso di sparatorie e omicidi. Il dibattito riemerge con forza dopo fatti di cronaca che hanno grande risonanza come per esempio le stragi nelle scuole. Una possibile riforma delle leggi sulle armi è però costantemente osteggiata da lobby molto influenti come la N.R.A. (“National Rifles Association”) che raggruppa i produttori di armi e che, dato il grande fatturato di queste aziende riesce sempre ad esercitare forti pressioni sulla politica e a far si che nonostante tutto nulla cambi.

Fonti:

Codice penale italiano

https://www.altalex.com/documents/news/2019/07/11/legittima-difesa-eccesso-colposo

https://www.altalex.com/documents/news/2019/06/14/nuova-legittima-difesa

https://www.ildubbio.news/2018/07/22/legittima-difesa-cosi-funziona-negli-altri-paesi/

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