… Cos’è?

Il termine LGBT+,  rappresenta la comunità nella quale una persona sente di appartenere e nella quale rispecchia la propria identità. L’omosessualità esiste da sempre ma, circa da 50 anni, la gente sta prendendo consapevolezza nel fatto che l’amore va oltre la tradizionale relazione tra maschio e femmina .La comunità  è discriminata da sempre, subisce  violenza psicologica, verbale e fisica. Attraverso i social i famosi “leoni da tastiera” danno sfogo alla proprie frustrazioni, insultando chi diverso da loro. Nel 2016 ,un ragazzo americano, Raymond Braun ha dato vita all’#Visibleme, per aiutare le persone appartenenti alla comunità LGBT+ a sentirsi più al sicuro nel mostrare la propria identità. Si tratta di una sorta di sicurezza, protezione, visto che fino ad ora non c’è una legge che possa tutelarli.

In Italia siamo rimasti nel medioevo

Il DDL ZAN è un progetto legge sulla tutela della comunità LGBT+ che consiste nell’aumento delle pene contro crimini e discriminazioni. Purtroppo non è stato accettato,  questo è dovuto al fatto che viviamo in una società chiusa e che non ritiene questo concetto, e queste persone, degne di attenzione. In Italia non è presente una legge che tuteli la comunità e questo è il motivo principale per cui non è né integrata né accettata nella nostra società. Quindi una domanda che ci sorge spontanea è: perché in Italia siamo così indietro? Qual è il motivo per cui non vengono accettate nella società?

Uniamoci al Pride

L’unico modo per far sentire la propria voce è al Pride, una manifestazione pubblica per celebrare la accettazione sociale delle persone. L’obbiettivo è rivendicare i diritti non ancora acquisiti, per esempio matrimonio tra persone dello stesso sesso. Qui la comunità LGBT+ ha la possibilità di sentirsi libera e poter esprimere loro stessi senza aver paura, con la consapevolezza di trovare persone che , anche se non fanno parte della comunità, li sostengono. Il loro simbolo per eccellenza è la bandiera arcobaleno che rappresenta il movimento di liberazione omosessuale. Al Pride, ognuno di noi è libero di partecipare e sostenerlo come può.

Riflettiamoci

Noi crediamo che nonostante tutto,  oggi, a differenza di anni fa, è molto più semplice essere accettati, però non siamo ancora arrivati all’accettazione totale. Nel 2021 crediamo sia surreale che ci siano persone che vengono uccise perché sono semplicemente loro stessi,non dovrebbero esserci ostacoli all’amore. Quando riusciremo ad essere tutti sulla stessa lunghezza d’onda? Quando riusciremo a varcare i confini dell’amore tradizionale?… le domande sarebbero tante ma le risposte non le abbiamo ancora trovate per nessuna.  Noi sosteniamo la comunità anche se non ne facciamo parte, quindi ne approfondirà i concetti la nostra amica Alice nella seguente intervista

 

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