Ci sono milioni di persone che utilizzano ogni giorno i trasporti pubblici come mezzo di spostamento in Lombardia, ma com’è effettivamente la vita da pendolare? I mezzi messi a disposizione dalla regione sono abbastanza efficienti per consentire lo spostamento di tutte queste persone?

Abbiamo intervistato Valerio Mariani, pendolare da più di vent’anni sulla tratta da Busto Arsizio a Milano, che ci ha raccontato della propria esperienza sia come pendolare che come dipendente delle Ferrovie Nord. Negli ultimi vent’anni le ferrovie sono migliorate molto per l’incremento del numero dei treni in circolazione: partono infatti treni ogni mezz’ora che consentono ai lavoratori di raggiungere Milano molto rapidamente da ogni parte della regione. Ciò ha comportato però un incremento dei cosiddetti pendolari, rendendo nuovamente i mezzi di trasporto affollati e talvolta inadatti per sopportare l’elevato numero di persone.

 

Valerio Mariani, dipendente ferrovie Nord

 

La “Lombardia ferroviaria” é in continuo movimento. Nella regione vi sono 3 corridoi infrastrutturali transeuropei, oltre alla linee ad alta velocità che permettono di raggiungere località come Torino, Venezia, Bologna e Napoli in poco tempo. Ogni anno più di 1,2 miliardi di viaggi tra bus, treni e metro vengono effettuati. Il trasporto pubblico Lombardo conta oltre 6100 autobus, 4 linee metropolitane a Milano e una a Brescia. 400 stazioni collegate da oltre 2000 km di binari, sulla quale circolano oltre 400 treni per un totale di oltre 800 000 viaggi su ferrovia all’anno. Il 92% dei cittadini lombardi risiede in un comune dove é presente una stazione ferroviaria entro un raggio di 5 km, il che è un traguardo eccezionale nell’ottica dei trasporti pubblici che possono sostituire per molte persone quelli privati. In binari presenti nella Lombardia odierna sono divisi in RFI e FN e i treni che circolano sono gestiti della compagnia ferroviaria Trenord. Le linee RFI sono meno sviluppate per i pochi investimenti, si tratta della ferrovia statale, mentre le linee gestite da Ferrovia Nord si caratterizzano per la modernità dei servizi offerti: i treni sono spesso moderni, con la presenza di Wi-Fi e ben curati, oltre al fatto che sono più rare cancellazioni e ritardi. Tramite l’intensificarsi del trasporto sia di persone, sia di merci (da ricordare che circa il 27% delle merci nazionali viaggiano in Lombardia e di queste buona parte su rotaie), alcune città che prima avevano ruoli più marginali si sono trasformate in punti chiave per il trasporto su rotaie. Un esempio di ciò è Busto Arsizio, che oggi viene considerato un polo ferroviario. La Ferrovia Nord è migliorata molto rispetto al passato.


Un grave problema che caratterizza la vita del pendolare sono i ritardi e le cancellazioni dei treni. Spesso la colpa viene data all’inefficienza del servizio, ma spesso si trascura il fatto che il malfunzionamento di un treno può causare il blocco di un intera linea. Il danno ad un treno può essere letto in maniera ancora più grave se si considera che il costo di un treno si aggira intorno agli 8 milioni di euro e la sua momentanea inattività o i problemi ad esso possono essere un grave danno economico all’ente pubblico che lo amministra. La vita del pendolare è molto complicata causa il fatto che  si spende una buona parte della propria vita in treno perdendo anche molto tempo a causa delle periodiche problematiche appena citate. È una situazione che sta cambiando e c’è l’impegno della regione e degli enti amministrativi delle ferrovie per migliorarla. L’impegno preso è di fare grandi investimenti sulle infrastrutture, aumentando per esempio il numero di carrozze, per soddisfare il continuo aumento dei pendolari, cosicché vi sia un guadagno per la vita delle persone.

Mappa ferroviaria Lombardia

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