Camminare per valorizzare il territorio

Scommetto che nella vostra vita avrete sentito parlare del Cammino di Santiago e di quanto sia “life changing” come esperienza, ma pochi sanno che anche in Italia esistono dei percorsi tanto belli quanto storici e importanti per il nostro territorio

 

Il cammino di cui voglio parlarvi oggi è la Via Francisca del Lucomagno:

Da Costanza in Svizzera, passa attraverso le Alpi sino a Pavia, toccando anche i territori della provincia di Varese.

L’importanza e lo spirito della camminata

L’esperienza di un cammino nella natura ci è sempre stata raccontata come una sorta di rito che porta spesso e volentieri ad un cambiamento. Il contatto con la natura, con le tradizioni e la storia del nostro paese non possono che stupire e rimanere impresse nel cervello di chiunque le incontri.

La realizzazione di questo percorso è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra tutti i comuni attraversati dalla storica strada, creando una connessione culturale tra di essi, con lo scopo di promuovere il cammino

Qualche cenno storico e geografico

La via Francisca del Lucomagno ha origini Romane e serviva per collegare appunto Costanza a Pavia per poi connettersi con la via Francigena che porta a Roma

Lungo il tragitto lungo 510 km (dei quali 135 km in Italia) è possibile passare attraverso parchi naturali, beni Unesco, siti storici e artistici.

 

Per tutte le informazioni è stato anche realizzato un sito Web

  • laviafrancisca.org

e a Marzo 2020 verrà pubblicata la guida ufficiale per affrontare al meglio questa esperienza

 

“ho assistito ad una conferenza riguardante questo cammino nel pomeriggio di Giovedì 7 Novembre e se c’è una cosa che ho notato era la totale assenza dei giovani; non parlo della presenza alla conferenza in se, mi riferisco al coinvolgimento giovanile.

Purtroppo si tende spesso a pensare che noi giovani siamo legati unicamente ai social e alle “storie di Instagram” ma siamo molto di più!

Il mondo dei giovani è in continua evoluzione e ha molti più strumenti di comunicazione, basti pensare alle scuole.

Per quanto personalmente mi abbia entusiasmato molto l’idea del cammino e della riscoperta del territorio, sono dubbioso per quanto riguarda il fatto che queste informazioni possano giungere anche al resto della mia generazione”

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