L’intelligenza artificiale potrà mai sostituire quella dell’uomo?

L’intelligenza artificiale sta prendendo sempre più piede al giorno d’oggi, ma non bisogna spaventarsi. La maggior parte della popolazione è convinta che l’IA possa sostituire l’uomo, tuttavia, come il professor Davide Tosi afferma, questa è e rimarrà sempre solo un sostegno.

Nell’intervista dell’8 Novembre al Teatro Santuccio di Varese, Tosi precisa che: “Il tema dell’intelligenza artificiale è così amplio e senza limiti, che poterlo limitare in una scatola finita è impossibile. Come dice Turing: ‘capire se una macchina è intelligente quanto una persona è un tema il cui punto di vista teorico ci dice di si, dal punto di vista pratico non si sa.'”.

Un esempio di come l’IA sia solo un sostegno per l’uomo è in campo medico. In base all’intervista di Giovanni Porta, professore di genetica medica all’università dell’Insubria di Varese, viene riaffermato quanto detto prima. Quindi l‘intelligenza artificiale sostituisce l’esperienza dei medici nel riconoscere le problematiche dei pazienti ma non la loro esperienza pratica.

Voi cosa ne pensate?

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