Digitale e Turismo: due mondi che si incontrano

Il mondo in questi ultimi anni è diventato sempre più digitale anche nell’ambito del turismo, trasformandolo in un vero e proprio mercato.

Ad oggi il 79% di giovani utilizza foto e video come primo strumento di ricerca, il 59% la ricerca vocale e il 58% esclude stabilimenti in cui viene fatto pagare il Wi-Fi. Tutti questi dati influenzano notevolmente gli aspetti dell’accoglienza, del pubblico e della reputazione e mostrano come il turismo sia altamente supportato dal web, per mezzo di blog e social (Facebook,Twitter,Instagram), grazie alla condivisione in tempo reale di foto e video. Questo permette a tutti gli utenti di eseguire descrizioni al momento, storie e recensioni che condizionano sopratutto la reputazione di hotel, bar e aziende.

 
“Il futuro è già qui, solo che non è distribuito in modo uniforme” W. Gibson

Un’esperta in questo campo, la dottoressa Roberta Milano, in una conferenza tenutasi il giorno 7 novembre 2019 a Varese ha proposto il suo modello ideale riguardante l’uso del digitale nel turismo: il Ne[x]t Tourism. È diviso in due parti: Next tourism e Net tourism. Il primo riguarda lo sviluppo di nuove tecnologie, proiettando in questo modo uno sguardo verso il futuro grazie anche all’introduzione di nuove grammatiche digitali di cui i social ne permettono l’uso. Nel corso degli anni sono nati molti social network con funzioni differenti che consentono agli utenti di promuovere i propri stabilimenti. Una delle più utilizzate è l’hashtag (simbolo #): la parola deriva dall’inglese hash (cancelletto) e tag (etichetta) e la sua popolarità è legata all’introduzione su Twitter come caratteristica per contrassegnare parole chiave, che richiamano così l’attenzione degli utenti su temi particolari. Sono in poche parole dei collegamenti ipertestuali che fungono da etichette e che permettono al messaggio lanciato di raggiungere molte persone e quindi account con una velocità molto elevata. Il secondo invece, Net Tourism, prende in considerazione i social come strumento di promozione e di aggregazione, quindi come strumento di marketing. Il prodotto e il brand diventano contenuti che interessano il lettore al punto da farlo diventare consumatore del prodotto a 360 gradi.

“Non bisogna pensare al mondo digitale e al mondo materiale come due mondi diversi” Roberta Milano

Ricollegandoci al fattore velocità, essa è fondamentale nei giorni d’oggi  per alimentare la cosiddetta “quarta” rivoluzione industriale (dati specifici riportano che nel 2030 vi saranno 500miliardi di dispositivi di ogni tipo connessi). L’intelligenza artificiale, la realtà aumentata, il food delivery e il food truck sono le principali innovazioni di questa rivoluzione e sono conosciute in quasi tutte le parti del mondo. Parlando di intelligenza artificiale ci possiamo subito collegare alle chatbot, chat in cui l’utente può appoggiarsi ad un bot in grado di interagire, comprendere e organizzare per rispondere velocemente ed efficacemente alla nostra richiesta, e agli assistenti virtuali come ad esempio Siri per iPhone, Tobi per Vodafone e molti altri. Passando invece al food delivery e al food truck questi due servizi sono incentivati dalle loro app in cui è possibile ordinare cibo comodamente da casa. Entrambi lavorano sulla comunicazione per farsi conoscere e quindi sponsorizzarsi ed inoltre promuovono notevolmente il proprio territorio.Esempi di app inerenti a ciò sono Just Eat, Deliveroo, Foodora, UberEats e molte altre.Tutte queste interconnessioni tra web e turismo dovranno essere prese in considerazioni dagli enti turistici per incrementare il proprio business e per far sì il loro nome spopoli.

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