Oggi come non mai, nell’era digitale, poter fruire di dati appurati dovrebbe essere necessario non solo per il giornalista, ma anche per il lettore. Chi rende a noi accessibili questi dati? Qual è il processo mediatico che li rende a noi usufruibili?

Susanna Ferro, ComunicationOfficer per Transparecy International Italy, Carlo Canepa, Fact-Checker per Pagella Politica e Luca Tremolada, Datajournalist per InfoData (Sole24Ore) sono redattori delle più importanti piattaforme italiane di dati.

L’intento di Transparency è chiaro: contrastare la corruzione pubblica e privata con un ricerca analitica attraverso i dati; la giornalista Ferro ci parla, in particolare, dell’ambito politico, di cui l’associazione si occupa per mezzo della piattaforma“Soldi e Politica”.

Soldi e Politica”, promulgato da un progetto europeo, approda anche nella piattaforma italiana.

Dà una panoramica unica sui contributi ricevuti dai partiti e movimenti politici nazionali e dai membri di Governo e mette in evidenza due principali punti:

-Interessi privati dei politici;

-Finanziamenti dei partiti politici.

I primi reperiti dai dati registrati dalle imprese, i secondi dalle dichiarazioni congiunte, obbligatorie per importi superiori ai cinquemila euro, e dalle dichiarazioni dirette dei partiti, queste, invece, obbligatorie per le donazioni private superiori ai cinquecento euro, per la legge “Spazza Corrotti”, promulgata dal M5S.

Visione e missione di Transparency:

https://www.transparency.it/visione-missione-valori/

Soldi e Politica:

http://transparency.it/soldiepolitica/

Pagella Politica vanta di essere l’unica piattaforma di Fact-Checking italiana. Anch’essa è un’associazione analitica e si occupa di assegnare un verdetto a dichiarazioni di politici.

Viene assegnato un verdetto alle qual si voglia dichiarazioni dei politici, sia quelle ufficiali di contratti, sia quelle più informali fatte su TalkShow e Social Network.

A ciascuna dichiarazione viene assegnato un colore: il colore assegnato alla dichiarazione, con una scala graduata dal verde al rosso, è indice della sua veridicità.

Canepa fa (giustamente) notare quanto i politici ultimamente tendano sempre di più a utilizzare dati

durante i loro interventi pubblici e afferma, dunque, il dovere etico del giornalista di riconoscere quando un dato non torna.

Purtroppo, con l’esplosione e la popolarità del Fact-Checking, il politico spesso tende a veicolarlo, nonostante esso sia simbolo di imparzialità.

Progetto di Pagella Politica:

https://pagellapolitica.it/progetto/index

InfoData è una StartUp nata all’interno della redazione della piattaforma online del Sole24Ore.

Tremolada afferma, durante la conferenza, che InfoData si occupa di misurare un politico all’interno di un più vasto eco-sistema, in particolare guardando e interrogando i dati.

Dichiara anche che il pubblico del Sole24Ore, proprio per la sua natura economica, generalmente è culla di un pubblico più arrabbiato, puntiglioso sui numeri. Nonostante ciò ribadisce l’oggettività dei dati. Il lettore, infatti, dalla lettura dei dati non deve attribuire una paternità politica al redattore, il cui esclusivo compito è, per l’appunto, riportare dati.

Sito di InfoData:

https://www.infodata.ilsole24ore.com/

Fino a che punto è possibile applicare questo tipo di modalità (analisi di dati) a tematiche non strettamente politiche?”. Questa è l’ultima domanda posta dal relatore. Tremolada dà, a parer nostro, una delle risposte più interessanti: luoghi di incontro fra politici e cittadini sono necessari. Il cittadino può, infatti, fornire al politico quel punto di vista che gli sfugge. Il politico parla con una burocrazia che indirizza la politica stessa, ma non con il cittadino. Nemmeno un dialogo con un esperto è tanto fondamentale quanto quello con il cittadino, perché gli esperti rispondono alle domande che loro stessi si pongono e non alle esigenze popolari.

Abbiamo dunque deciso di intervistare Tremolada, ponendogli domande relative alle fatidiche “fake news” e chiedendogli chiarimenti su questa importante affermazione.

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