Come poter avvicinare la società moderna ai beni diffusi nel nostro territorio?
La conferenza tenuta da Daniela Patrizia Locatelli e Monica Abbiati, esperte in ambito archeologico e artistico, ci aiuta a comprendere il valore dei beni culturali di Varese e provincia.
L’obiettivo è quello di stimolare le persone a visitare i luoghi per i quali è stata investita un’ingente somma di denaro da parte della Regione Lombardia.
La Regione stessa ha infatti lanciato nel 2015 un bando per la valorizzazione di quattro beni UNESCO in provincia di Varese: il Monte San Giorgio, il Monastero di Torba Castelprio, l’ Isolino Virginia Sabbione Cadrezzate Bodio Centrale e il Sacromonte di Varese.


Quest’ultimo è stato una grande riscoperta archeologica e artistica: la casa-museo di Ludovico Pogliaghi, in passato abbandonata, oggi offre ai turisti una vastissima collezione di pezzi unici dell’artista e reperiti da diverse zone e culture del mondo, grazie all’intervento del FAI che ha sostenuto la riapertura della villa e il suo mantenimento.
Con il passare degli anni si è manifestata la necessità di una svolta pubblicitaria che migliorasse la comunicazione tra enti e pubblico: la condivisione tramite i social network ha contribuito ad un maggiore afflusso di turisti, spinti dalla curiosità di conoscere questi luoghi.
Inoltre è stato ideato il Tour Archeo, un percorso turistico-archeologico che offre la possibilità di conoscere i nostri beni culturali in un unico itinerario, dal nord della provincia fino a Malpensa.
Nonostante i traguardi raggiunti, è necessario continuare a rendere consapevoli i giovani del patrimonio culturale che loro stessi erediteranno e di cui saranno futuri ”mecenati” e protettori.
Dal 2016 archeologi, architetti e storici dell’arte uniscono le proprie competenze per ampliare gli orizzonti della memoria culturale e sensibilizzare le nuove generazioni riguardo alla conservazione del nostro patrimonio.
Ma come avvicinarle, tramite le nuove tecnologie, a un mondo così lontano? Ecco la vera sfida.

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