L’introduzione della tecnologia nel mondo dello sport ha predisposto alcune innovazioni anche nel calcio; ad esempio l’utilizzo di app e tool hanno permesso di migliorare simulatneamente il ruolo dell’allenatore e del calciatore. Per quanto riguarda i cosiddetti ‘tool’, è necessario citare “STATS” che, grazie all’unione di analisi, dati (ricavati dai più importanti campionati europei) e intelligenza artificiale, permette ai club di trovare filmati e di analizzare schemi tattici complessi, utili per studiare punti di forza e di debolezza delle squadre avversarie, osservando vari aspetti di gioco. Si possono esaminare, infatti, azioni in contropiede, quelle che hanno portato al goal; le azioni principali di un giocatore, magari di quello che è andato a rete con maggior frequenza; tiri e cross delle ultime partite e anche il comportamento dei calciatori dopo aver perso o recuperato palla. Passando alle ‘app’ troviamo “Mr. Allegri Tactics”, “Player Training” e “Smart Soccer”. La prima applicazione offre la possibilità a tutti gli allenatori di usufruire dei consigli di Allegri, tecnico della Juventus. Questi consigli, o meglio suggerimenti, sono soprattutto di natura psicologica, tecnico-tattica e alimentare e sono caratterizzati dalla presenza di esercitazioni programmate contenute in un settore dedicato alla preparazione fisica dei giocatori della Juventus. Nelle altre due applicazioni, invece, sono presenti diverse esercitazioni corredate da descrizioni e schemi, con la possibilità di scegliere un programma di allenamento personalizzato con un personal trainer. La tecnologia ha agito, inoltre, nel sistema arbitrale con l’intento di ridurre al minimo l’errore umano, che ha condizionato diversi match e suscitato molte polemiche. Una delle prime innovazioni è stata introdotta in Italia nella stagione 2015-2016. Stiamo parlando del Goal-Line Technology che permette all’arbitro di controllare se il pallone abbia superato o meno la linea di porta, evitando di assegnare goal inesistenti. La seconda innovazione è il famoso Var (Video Assistant Referee), di cui tutti avrete sentito parlare. Anch’esso è di grande aiuto, poichè permette a tutti gli ufficiali di gara di rivedere, tramite filmati, determinate azioni e situazioni di gioco, per poi prendere un’adatta decisione sull’assegnazione o meno di un rigore, di un cartellino, sull’annullamento di un goal in fuorigioco, ecc… il tutto ovviamente dopo aver riguardato con attenzione ogni minimo dettaglio.
Oltre a questa novità, sperimentata nella stagione 2017-2018, ne esistono altre che, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale e dei big data, stanno rivoluzionando questo sport. Non si può non parlare di Wesii, startup di Chiavari che ha inventato un drone in grado di rilevare e misurare alcune caratteristiche del rettangolo di gioco, come la biomassa e il grado di umidità del terreno. Successivamente è cambiato anche il modo di monitorare l’allenamento dei giocatori stessi, grazie all’inserimento di microcip all’interno dei palloni e all’utilizzo di GPS nei calzettoni e sulle magliette. Questi dispositivi raccolgono molti dati relativi alle prestazioni degli atleti: potenza metabolica, zone del campo maggiormente coperte, direzione di attacco e di difesa dei reparti, nonchè velocità e accelerazione dei calciatori. Il tutto viene poi inviato ad un software proprietario che elabora i dati fornendo analisi aggregate e personalizzabili a seconda delle specifiche esigenze della squadra. Potrebbero essere superflui nel caso di alcune proposte di lavoro a secco a velocità più o meno costanti, ma risultano utilissimi quando si vuole quantificare l’intensità di esercitazioni con la palla, dove la velocità non è costante e quindi la risposta cardiaca, monitorata con appositi cardiofrequenzimetri, può non rispecchiare il reale impegno, sostenuto dal giocatore.
Anche negli stadi la tecnologia ha un ruolo molto importante: ormai la maggior parte è dotata di schermi e videocamere a 360 gradi, di impianti di depurazione di acqua piovana, di pannelli solari ultramoderni, connessione Wi-Fi e anche di sistemi infrarossi che riscaldano gli spettatori nelle stagioni invernali. Non mancano inoltre impianti di sicurezza all’avanguardia che, grazie a raggi X e backscattering, riescono ad individuare oggetti contundenti molto pericolosi. Come in molti altri ambiti professionali la tecnologia sta progressivamente assumendo un ruolo determinante anche nel mondo del calcio. Speriamo che tutto ciò non influenzi la spettacolarità di questo incredibile sport.
Matteo Porta, IV F
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