Praga in un giorno


piazza centrale

Spesso si pensa che per fare i turisti sia necessario avere tanto tempo, invece ci sono mete visitabili in un solo giorno. Praga, per esempio, è una città in cui ci sono tantissime cose da fare e vedere, ma un giorno è più che sufficiente per visitare tutte le attrazioni principali.

Nota e amata dai turisti di tutto il mondo, Praga è affascinante e scenografica, soprattutto la sera. Per noi italiani, inoltre, è anche molto facile da raggiungere essendo a solo un’ora di aereo da Milano. La città è divisa in due parti dal fiume Moldava, ma anche lo stile architettonico cambia da una sponda all’altra; da un lato, infatti, si trova la Città Nuova con l’orologio astronomico, e dall’altro la Città Vecchia con il palazzo reale, il vicolo d’oro e la cattedrale di San Vito. Le due parti della città sono collegate da un elevato numero di ponti, tra cui il più famoso è ponte Carlo.
Sono partita martedì sera con un volo diretto da Malpensa alle 19.30 e sono arrivata all’aeroporto di Praga verso le 20.30; con un comodissimo servizio di navette in mezz’ora ho raggiunto la stazione centrale. Dopo aver lasciato in hotel i bagagli, estasiata, sono uscita per vedere la città illuminata. La via principale, “na Prikope”, è caratterizzata da un elevato numero di negozi appartenenti alle grandi catene di abbigliamento, ma anche negozi di souvenir. I vicoli laterali, invece, sono caratterizzati da piccoli negozi di artigianato locale ma, soprattutto, da un elevato numero di pasticcerie, il cui prodotto tradizionale è il trdlo, una sorta di pane dolce ripieno di gelato, cioccolato o panna con le fragole. Assolutamente da provare! Nella zona ho visitato anche piazza Staromestské Namesti e il ponte Carlo con le sue 42 statue, rese ancor più affascinanti dalla luce dei lampioni. Dal ponte, inoltre, ho potuto ammirare il meraviglioso palazzo reale e la città vecchia.

Il giorno successivo verso le 8.30 ho lasciato l’albergo con l’intento di visitare il maggior numero di attrazioni possibili. Come prima cosa, mi sono diretta verso la stazione centrale, risalente al 1909, è famosa per la gigantesca cupola ornata da splendide decorazioni. Ho poi proseguito a piedi fino alle case Secessione: un’intera via costeggiata da grandi case colorate, in stile proprio Secessione viennese, dove la decorazione ornamentale entra a far parte dell’architettura stessa degli edifici. Purtroppo, la chiesa del Sacro Cuore era chiusa, quindi, ho potuto osservare solamente l’esterno. Da lì, con la metropolitana ho raggiunto la parte opposta della città, la Città Vecchia.

La salita alla Città Vecchia si caratterizza per una lunga rampa di scale, sulla sommità si trova piazza di Hradcanskeda, da cui si può scorgere tutta la città. Per accedere alla Città Vecchia è necessario effettuare dei controlli per motivi di sicurezza. All’interno delle mura è possibile scegliere fra diverse tipologie di biglietti, ognuno dei quali vi permette di visitare una più attrazioni tra il palazzo reale, il vicolo d’oro, la pinacoteca del castello, il giardino reale, la basilica di san Giorgio e la cattedrale di San Vito. Non avendo molto tempo, ho deciso di visitare soltanto le chiese, il vicolo d’oro e il palazzo reale. La facciata della cattedrale di San Giorgio è in stile Barocco e si contrappone agli interni molto semplici in stile romanico risalenti al IX secolo. Completamente diversa è, invece, la cattedrale di San Vito, la più grande chiesa gotica del paese. La parte più importante della chiesa è la cappella di Venceslao, dove un tempo si tenevano le cerimonie di incoronazione, mentre ora sono conservati i gioielli della corona. Il vicolo d’oro, invece, è una piccola stradina con casette variopinte addossate alle cinte, le quali ospitano piccoli musei che rappresentano le case dove in origine abitavano arcieri e mercanti. Del palazzo reale sono aperte al pubblico soltanto un paio di stanze tra cui la sala Vladislav, dove si svolgono le elezioni del presidente della repubblica ed eventi statali solenni. Fuori dalle mura, invece, sono stata attratta da un piccolo negozietto che vendeva biscotti di Pan di Zenzero fatti in casa. La proprietaria, dopo avermi fatto assaggiare un biscotto, mi ha raccontato la loro storia. La tradizione vuole che questi biscotti vengano prodotti di varie forme, dimensioni e decorazioni, la cui principale funzione, però, non è quella di essere mangiati, ma di essere lasciati appesi alle porte delle case come porta fortuna.

Finita la visita alla Città Vecchia sono tornata nella Città Nuova, attraversando ponte Carlo, dove ho passeggiato di nuovo nelle vie principali. La splendida giornata, seppur molto fredda, si avviava alla conclusione quando ha iniziato a nevicare, regalandoci uno spettacolo incredibile.

 Alessia Ravizza

 

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