Abbiamo combattuto per anni per il diritto alla libera informazione. Eppure, oggi non gli viene dato il giusto valore: caso piuttosto comune tra i giovani, molti dei quali non sono informati o lo sono parzialmente. Ce lo riferisce l’Istat, con un media del 27,6% di ragazzi che non utilizzano strumenti per informarsi.

Cadere nelle trappole è più semplice 

Tra le conseguenze che ne derivano, i giovani non sono al corrente di ciò che succede nel mondo in cui vivono, diventando vittime facili per l’amo delle fake news. Uno studio condotto dall’Osservatorio Censis-Ital Communications ci dimostra che più di 4,5 milioni di italiani si informano solo tramite social network, in cui le notizie false sono alla regola del giorno. Essere influenzati nel modo sbagliato è più facile di quanto si creda, proprio per questo è importante non solo agire sul blocco della diffusione di conoscenze irreali, ma soprattutto prevenire: spronare i giovani ad esercitare il loro diritto all’informazione, specie con mezzi sicuri e fonti attendibili. 

L’informazione sui banchi di scuola 

Verifiche periodiche sulle notizie del telegiornale, è questa la proposta, o meglio, soluzione che sta trovando grande riscontro positivo all’Istituto Tecnico Economico Enrico Tosi di Busto Arsizio. Idea innovativa della professoressa Simona Chiaravalli, che a partire da quest’anno ha deciso di sottoporre i propri alunni ad un test per verificare non le loro conoscenze didattiche, bensì la loro capacità di affacciarsi al mondo. 
«l’informazione è fondamentale, eppure sono molti i giovani d’oggi che sono disinformati o si informano sui social. Partendo dai miei alunni, ho ideato un modo per “obbligarli” a guardare il telegiornale.» parole che probabilmente ogni professore ha raccomandato ai propri ragazzi almeno una volta, ancora più rilevanti per le materie d‘indirizzo dei ragazzi del Tosi, diritto ed economia politica. «è importante che gli studenti trovino il collegamento tra ciò che studiano e la realtà. Questo vale soprattutto per coloro che, avendo appena compiuto la maggiore età, dovranno votare con la consapevolezza di chi, come ed in che modo farlo. »

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