La conoscenza è libertà

Più le persone si informano meno si fidano. Secondo dati ISTAT le figure rappresentanti dei partiti politici italiani hanno subito una drastica diminuzione nell’affidabilità percepita dai cittadini negli ultimi 50 anni, questo trend in discesa sembra coincidere quasi perfettamente con la nascita delle molteplici forme di diffusione di informazioni che abbiamo oggigiorno, eppure, sempre secondo dati ISTAT, la diffusione di propaganda politica attraverso nuove piattaforme mediatiche ha alzato il tasso di cittadini interessati/partecipanti alla vita politica italiana.

Secondo uno studio condotto da Censis, più del 50% degli italiani pensa che i Social media abbiano assunto un ruolo insignificante o negativo nella diffusione delle informazioni politiche in Italia. Le ragione principale è la necessaria semplificazione delle informazioni in forma di slogan o insulti all’opposizione politica che rende inutile la loro diffusione in quanto per informarsi serve sempre informarsi sui giornali.

Social più usati dai politici

I social sono la piattaforma che permette la più veloce diffusione di informazioni rispetto alle altre. L’uso di quest’ultimi ha caratterizzato personalità politiche, che si sono dedicate al creare un seguito grazie a vere e proprie tecniche di marketing e gestione di immagine. Il politico con il più grande seguito su tutte le piattaforme social è il presidente della Lega, Matteo Salvini; a seguire, al secondo posto si posiziona il movimento cinque stelle con Giuseppe Conte e infine, al terzo posto la presidente del consiglio Giorgia Meloni.

Queste piattaforme sono ottimi strumenti di condivisione informazioni, ma sono altrettanto nuove, e spesso vengono usate in modi che da alcuni sono considerati sbagliati. La figura del politico si è indubbiamente trasformata, i social hanno permesso ad alcuni esponenti politici di mostrare la loro vita anche fuori dal lavoro, e di far conoscere questi rappresentanti come persone molto più vicine alla realtà di tutti noi cittadini.

Fonti credibili e fake news

L’Italia si posiziona al 41esimo posto in classifica globale per il suo indice di libertà di stampa, una posizione buona ma non eccellente. L’importanza della credibilità delle informazioni lette rimane però fondamentale, e per questo, assieme ai social, sono nati interi reparti di lavoratori che si occupano di smascherare le cosiddette “Fake-news”. Iniziative come il festival Glocal sono ottime occasioni dove informarsi su questi argomenti e dove imparare “Le strategie per verificare le notizie in rete”, come nell’omonimo intervento che si è tenuto oggi, 11 novembre in Sala Campiotti.

La tecnologia viene ancora una volta in nostro aiuto quando si tratta di fact-checking, fornisce metadati per controllare la località dove sono state fatte le foto, fornisce strumenti per controllare immagini modificate, ma più importante di tutti, permette un costante collegamento con grandi comunità di persone che si occupano di sfatare queste fake-news.

L’innovazione e l’AI

Con l’innovazione però bisogna stare attenti. Negli ultimi anni si è fatto un enorme passo in avanti con lo sviluppo di nuove intelligenze artificiali, più avanzate, e che, se in mani sbagliate, potrebbero creare grandi problemi. Queste tecnologie avanzate permettono la falsa simulazione di situazioni che per molti sarebbero compromettenti, da false registrazioni di chiamate con voci irriconoscibili dalle originali a foto e video perfettamente verosimili che rappresentano personaggi in situazioni costruite nella propria immaginazioni e descritte a uno di questi strumenti.

Oltre al fenomeno dei DeepFake (piattaforma per inserire una faccia scelta sul protagonista di un filmato), ora si sta affermando un’intelligenza artificiale che permette di descrivere in poche righe una situazione immaginaria e generarla graficamente secondo lo stile voluto, uno dei software che la utilizza è per esempio DALL-E 2. Gli sviluppatori dietro questa tecnologia sono sotto controllo e hanno l’obbligo di limitarne le capacità in quanto, essendo accessibile a tutti, potrebbe portare a problemi.

Abbiamo sviluppato una dimostrazione di un’immagine generata con questo software per mostrarne le capacità, che si enfatizzano notevolmente una volta imparato a usare il terminale per generare queste immagini:

Di seguito anche un video esempio su come dei ricercatori abbiano generato un finto volto di un politico americano e hanno simulato dei dialoghi.

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