Rinunceresti mai alla tua libertà?

COSA SIGNIFICA LA LIBERTA’ OGGI?

Una delle domande più complesse alla quale rispondere è da sempre: cosa significa essere liberi?

Nella nostra società occidentale le ultime generazioni hanno avuto il privilegio di nascere in un sistema democratico di stampo liberale. Questo ha permesso ai giovani di vivere in un discreto stato di benessere, concedendo loro di assaporare la libertà spesso negata in alcune parti del mondo.

Rispondere a questa domanda sarebbe semplice per qualcuno privato di essa; al contrario, sembra che, nella nostra società, le persone fatichino parecchio a comprenderne il significato e il valore.

Le persone sono libere, ma nel rispetto delle norme sancite dalla legge. In questo senso la libertà personale non può escludere quella degli altri.

Noi, come abitanti di un paese democratico, abbiamo il dovere morale di interrogarci su cosa ci è stato donato da chi nel passato ha lottato per darci la vita che abbiamo oggi.

Un grande dono ereditato è il voto, che è anche diritto e dovere.

COME SI ESERCITA LA LIBERTA’ IN UNA SOCIETA’ CIVILE?

Una volta capito che il valore più importante per ognuno di noi è l’espressione della nostra volontà e libertà attraverso il voto, al fine di una fuzionale vita politica, è importante che nessuno si tiri indietro di fronte alle possibilità che gli sono offerte.

La partecipazione alla vita comunitaria è così importante che per Aristotele è stata ritenuta una delle qualità intrinseche dell’essere umano, che definiva come “animale politico”. Anche altri pensatori e virtuosi vicini alla nostra epoca hanno ritenuto fondamentale una attiva vita comunitaria, ritenendola anche sinonimo di libertà, come ad esempio Gaber, che nel 1973 canta:

 

“La libertà non è star sopra un albero

Non è neanche il volo di un moscone

La libertà non è uno spazio libero

Libertà è partecipazione”

Diventa dunque fondamentale la partecipazione in ambito comunitario per il raggiungimento di una realtà che dia il più possibile lo specchio della volontà dei cittadini.

Ultimamente, però, la percentuale dell’affluenza delle persone alle urne è in continua diminuzione. Secondo i dati diffusi dal viminale solo il 63.95% degli italiani aventi diritto ha votato, nel 2018 erano 73,01%.

Come si può spiegare questo risultato negativo?

Si possono dividere motivazioni tecniche e motivazioni sociali.

Per molti studenti fuorisede, ad esempio, la possibilità di votare è stata soprusa da prezzi improponibili dei treni e difficoltà personali.

Ma se alcune persone volessero votare, ma per svariati motivi sono impediti nel farlo, all’interno della popolazione è crescente un sentimento di risentimento comune, per il quale il voto non è altro che un’illusione incapace di cambiare nulla, anche per le costanti delusioni prodotte dalla classe politica.

Ma sapendo che tutto ciò che divide la nostra società democratica è una ipotetica società dittatoriale, in cui nessuno dotato di senno vorrebbe mai ritrovarsi, è proprio la possibilità di dire la nostra, è possibile che le persone possano rinunciare alla propria libertà?

Per cercare di porre una risposta abbiamo posto delle domande a diverse persone.

LE PERSONE RINUNCEREBBERO ALLA PROPRIA LIBERTA’?

Fonti: Viminale

I banditori: Fusé Davide, Nicola Alessandro, Petrone Simone

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