Diamo voce agli animali!

I diritti degli animali non sono ancora compresi nella costituzione italiana, ciò suscita molto scalpore nella società attuale
in cui sempre più persone si interessano al bene di quest’ultimi. Fortunatamente però esistono associazioni nazionali che muovono per la tutela e il benessere di ogni specie.

La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale

La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale propone l’etica del rispetto verso l’ambiente e gli animali di qualsiasi specie; documento presentato e proclamato, oltre che da molte associazioni europee e internazionali, anche dalla L.I.D.A. (lega italiana dei diritti dell’animale) in sede UNESCO nel 1978, introduce per la prima volta il riconoscimento di diritti agli animali intesi come esseri consenzienti. 

Quest’atto comprende 14 articoli indirizzati al diritto all’esistenza delle speci e al loro rispetto da parte degli uomini.

Alcuni di questi:

Articolo 1

  1. Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all’esistenza.

Articolo 2:

  1. Ogni animale ha diritto al rispetto
  2. Ogni animale ha diritto alla considerazione, alle cure e alla protezione dell’uomo.

Articolo 13

  1. L’animale morto deve essere trattato con rispetto;
  2. Le scene di violenza di cui gli animali sono vittime devono essere proibite al cinema e alla televisione 

Articolo 14

  1.  Le associazioni di protezione e di salvaguardia degli animali devono essere rappresentate a livello governativo;

atto completo 

Le 5 libertà degli animali

 

Un altro dei primi documenti ufficiali riguardanti il benessere animale, fu commissionato dal governo inglese dopo lo scalpore suscitato dalla pubblicazione di un libro (“animali macchine” di Harrison) incentrato sullo sfruttamento intensivo degli allevamenti. Ne scaturì il Brambell Report nel 1964 che enuncia il principio delle cinque libertà per la tutela degli animali: 

 

  1. libertà dalla fame, dalla sete e dalla cattiva nutrizione; 
  2. libertà dai disagi ambientali; 
  3. libertà dalle malattie e dalle ferite; 
  4. libertà di poter manifestare le caratteristiche comportamentali specie-specifiche;
  5. libertà dalla paura e dallo stress.

 

Alcune sono applicate naturalmente dagli allevatori, altre rientrano nelle competenze dei veterinari, mentre le ultime due rappresentano qualcosa di non sempre di immediata comprensione e applicazione, difficili da valutare oggettivamente, rappresentano i punti salienti della normativa europea relativa al benessere degli animali da allevamento.

Per cosa lottiamo oggi 

Oggi assistiamo a sempre più proteste rivolte ai soprusi subiti dagli animali come  la vivisezione (dissezione di animali vivi), la sperimentazione di cosmetici e medicinali, lo sfruttamento intensivo, esportazione di creature vive ecc. 

Vediamo più nello specifico:

Gli esperimenti sugli animali

 

Chi difende i diritti degli animali 

L’istituzione principale che si occupa della protezione degli animali è il WWF(fondo mondiale per la natura). E’ un’organizzazione internazionale non governativa di protezione ambientale con sede in Svizzera. Crea aree protette dove gli animali possono vivere in tranquillità e lontani da violenze.

Oltre a questa istituzione ce ne sono molte altre, come ad esempio:

-La convenzione di Parigi attuata il 13 dicembre del 1968. Prevalentemente la convenzione si occupa del trasporto degli animali verso il macello, si assicura che abbiano acqua e non vengano fatti abusi.

 

-Worldrise  Onluis, sviluppa progetti di conservazione e valorizzazione dell’ambiente marino attraverso un percorso di sensibilizzazione, creatività, educazione.

 

– 4 zampe nel cuore Italia, si occupa dell’arginare il fenomeno dell’abbandono e diffondere la cultura della sterilizzazione/castrazione.

 

– A.N.P.A.N.A sezione di Livorno, associazione nazionale protezioni animali natura e ambiente sez di Livorno, si adopera per la salvaguardia e conservazione del patrimonio ambientale e animale, è attiva nella protezione civile.

 

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