L‘omosessualità esiste in tutte le specie animali, l‘omofobia esiste solo in una: quella umana. Chi è contro natura?
La storia della famosa coppia di pinguini gay di Melbourne ha ormai fatto il giro del mondo. Anche se può sembrare difficile crederlo, l’omosessualità in natura è piuttosto comune e il caso dei pinguini è solo un esempio. Circa 1500 specie, tra cui anche animali che simpaticamente definiamo coccolosi: delfini, pinguini, cani e gatti, sia in cattività che in ambiente naturale, sono la prova di comportamenti e pratiche omosessuali e, più in particolare omogenitoriali. A questo punto le pratiche omosessuali potrebbero essere definite del tutto naturali.
Proprio per questo motivo nel passato remoto l’eterosessualità non era un’imposizione ma un’opzione, come ci dimostrano le vite dei grandi della storia (Giulio Cesare, Saffo, Alessandro Magno, Michelangelo…). Oggi invece l’opzione è diventata una convenzione. Già nella tradizione antica, la sola esistenza del mito dell’Androgino e altri testimonia la completa accettazione nel passato dell’esistenza di un genere misto. Di fatto, la lingua latina, lingua maestra della storia, presentava tre generi: maschile, femminile e neutro.
Il presente retrocede
Con il passare del tempo però l’accettazione è stata superata dall’intolleranza, segno evidente del declino della civiltà. Emblematico è il caso di Alan Turing, matematico, logico e filosofo britannico, che, dopo aver prestato servizio al governo inglese durante la seconda guerra mondiale, si è tolto la vita all’età di soli 41 anni perché costretto a prendere farmaci per inibire i suoi istinti omosessuali.
Anche il caso di Maria Silvia Spolato è emblematico: primo esempio di coming out pubblico in Italia nel 1972, la donna, a causa del suo orientamento sessuale, rimane vittima delle convenzioni della società, che la portano a perdere tutti i diritti garantiti all’uomo per natura (lavoro, amici, famiglia…). Questa data segna l’inizio di un susseguirsi di violenze e discriminazioni di ogni genere. Casi come quelli di Matthew Shepard (1998); Philip Walsted (2002); Angie Zapata (2008); Daniel Zamudio (2012) sono sempre più frequenti (tutti uccisi in quanto omosessuali). Come loro però anche Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali, Queer, Intersessuali e + (LGBTQI+).
Con la legge Mancino-Reale (1993), emanata dall’allora ministro dell’interno Nicola Mancino, inizia la ricerca del cambiamento, questa legge sanziona e condanna: azioni, frasi, gesti incitanti all’odio e alla violenza, ma anche discriminazioni per motivi etnici, religiosi, nazionali e nei confronti di persone appartenenti alla comunità LGBTQI+.
Con il Ddl Zan (2020), proposto da Alessandro Zan, si mira invece ad una tutela più specifica, in particolare della comunità LGBT+, abolendo discriminazioni e violenza per ragioni di genere, sesso, orientamento sessuale, ecc.. Purtroppo però tutti questi sforzi e tentativi sono stati affossati.