Dopo la fine del lockdown, il 18 Maggio, il Covid 19 ha avuto una considerevole discesa di contagi permettendo al governo di passare alla fase due e quindi di ridurre gradualmente ogni tipo di restrizione verso la fine della primavera, dandoci l’opportunità di passare un’estate “normale”. Inizialmente, avendo trascorso così tanto tempo in casa e avendo visto cosa può causare questo virus, abbiamo titubato sull’uscire o meno, ma in fondo non vedevamo l’ora di poter rivedere i nostri cari.

Abbiamo ricominciato a vederci verso la fine di Maggio dopo circa tre mesi ed è stato incredibile perché non era mai successo di non poterci incontrare per un periodo così lungo che è sembrato

interminabile. Giugno è stato fantastico perché ci vedevamo ogni giorno. Al pomeriggio facevamo partitelle a basket, la sera uscivamo con il nostro gruppo di amici del nostro paese. Abbiamo conosciuto nuove persone con le quali abbiamo fin da subito stretto un buon legame e abbiamo decisamente rafforzato l’amicizia con quelli che già ritenevamo grandi amici, in particolare fra noi tre. Ci siamo goduti particolarmente quest’estate perché essendo stati privati della libertà per tre mesi, trovavamo fantastico poterci ritrovare ogni giorno e fare tutto ciò che prima era impossibile. Il giorno che faremo più fatica a scordarci è sicuramente il 13 Luglio, quando siamo andati a casa di un nostro amico che ha una piscina interrata con a fianco un canestro, un vero paradiso. Siamo stati lì tutto il giorno con il solito gruppo di amici ed è stato tanto divertente quanto indimenticabile. Verso metà Luglio quasi tutti sono partiti per fare le loro vacanze e ci siamo dovuti dividere per circa un mese.

Gli Slime

Io come ogni anno, avendo la casa, sto un mese abbondante giù in Salento, precisamente a Lido Conchiglie che è una frazione di Gallipoli. Sono partito il 16 Luglio e sono tornato il 25 Agosto. I miei nonni hanno tutti origini salentine e devo ammettere che questa è una grande fortuna perché il mare lì è veramente paradisiaco. Ovviamente ogni anno aspetto con ansia il giorno della partenza, però quest’anno mi è dispiaciuto tantissimo andare via da Gerenzano perché ho dovuto salutare per un mese il gruppo di amici con il quale non vedevo l’ora di uscire ogni giorno, tuttavia ero contento di rivedere dopo un anno tutti i miei amici e cugini che ho in Puglia. Specialmente negli ultimi anni il Salento è diventato una meta presa d’assalto dai turisti e quest’anno io e la mia famiglia eravamo curiosi se, anche con la presenza del virus, sarebbe stato lo s

tesso… Ovviamente sì, anzi, ad Agosto era strapieno, in spiaggia la gente occupava ogni minimo spazio libero, dal bagnasciuga fino alle dune di sabbia, sia la mattina sia il pomeriggio. Oggettivamente, in spiaggia e per le strade era esattamente come un’estate qualsiasi e la presenza del virus era come se fosse caduta nel dimenticatoio, solo quando si entrava in un luogo chiuso si doveva obbligatoriamente

mettere la mascherina. Il 16 Agosto l’utilizzo della

mascherina è diventato obbligatorio in presenza di assembramenti anche all’aperto e mi ricordo che a Gallipoli non tutte le persone la indossavano nonostante fossero circondate da altra gente. In generale posso dire di aver trascorso un’estate normale e che fortunatamente il virus non ha intralciato la mia libertà assoluta che in estate esigo.

Riki

 

Il primo mese e mezzo di vacanze l’ho passato con la mia compagnia di amici a Gerenzano, il mio paese. Solitamente a giugno si svolge l’oratorio estivo ma purtroppo quest’anno a causa del Covid il Don è stato costretto a convocare solo pochi animatori e io non ero tra quelli. All’inizio ero abbastanza felice: potevo fare quello che volevo senza dover badare ai bambini ma dopo due settimane mi ero già stufato. Ho trovato comunque il modo di passare il tempo andando al campetto a fare partitelle di basket con la mia squadra o vedendo i miei amici. La sera era la mia gioia: uscivamo tutte le sere con i ragazzi del mio paese, ci divertivamo, parlavamo e ci godevamo l’estate. Io sarei partito a ferragosto per la Calabria, ma tutti i miei compagni erano già andati in vacanza a luglio/inizio agosto, quindi mi sono annoiato a morte in quei giorni. Quando però sono partito mi sono reso conto che nei campeggi, dove tutte le estati la mia famiglia passa le ferie, era ormai finita la stagione e difatti non ho trovato nessun mio coetaneo. Dietro alla spiaggia però, mi sono accorto che alcuni ragazzi giocavano a pallacanestro. Ovviamente mi sono fiondato a fare amicizia, il che è stato abbastanza facile data la nostra passione per il basket in comune. Da lì in poi, uscendo con loro, ho conosciuto  un sacco di nuove persone. Uno tra i più simpatici lì mi ha anche dato un soprannome, e ora se volete sapere di me in quel paese chiedete di Zio Miki.

Miki

 

finalmente è arrivata l’estate, una via di fuga da questa situazione a dir poco orribile, si ricomincia ad uscire, ci si rivede con gli amici dopo mesi (anche se sono sembrati anni) e ricominciano anche le partitelle al campetto. Il primo mese di estate sono rimasto qui a Gerenzano con gli amici che fino a quel momento potevo vedere solo su uno schermo, e mi sembra scontato dire che meno tempo passavo in casa e meglio era, sarà stato il fatto che sono stato rinchiuso nelle pareti di casa mia per tre mesi, ma a me è sembrato che questa sia stata l’estate migliore della mia vita, e sento inoltre che il legame che si è creato tra i ragazzi e ragazze del mio paese, già molto forte, si sia rafforzato ancora di più.

Come ogni anno da quando sono nato io e la mia famiglia siamo andati in montagna nello stesso posto di sempre, lì ho altri amici che non vedevo l’ora di rivedere dopo un anno di agonia, ci siamo raccontati a vicenda come abbiamo passato questa

brutta situazione che sembrava non finire mai, ma che in un modo o nell’altro abbiamo superato, e di come anche loro non vedevano l’ora di scappare. In montagna, grazie ad un mio amico, ho conosciuto nuova gente con cui ho subito legato e stretto amicizia. sono stato con questa nuova compagnia circa un mese e dopo sono dovuto ritornare a casa, da una parte volevo restare in quel magnifico posto per tutta l’estate, ma in realtà volevo rivedere i miei amici di una vita. Sono tornato verso i primi di agosto e, fino all’inizio della scuola , ci siamo divertiti pensando come se ogni sera sarebbe stata l’ultima prima di una lunghissima pausa, e mi sa che facevamo bene

Simo

 

Verso fine Agosto siamo tornati tutti dalle rispettive vacanze e ci siamo ritrovati esattamente come facevamo a Giugno/Luglio. L’unica differenza è che purtroppo il virus, con la fine dell’estate, con l’avvento dell’inizio della scuola e con la gente che tornava a lavorare, stava tornando a diffondersi molto più velocemente rispetto alla prima ondata… 

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