Il 2020 rimarrà di certo nella storia come un anno molto particolare. Tutto è cominciato con i gravissimi incendi che hanno colpito l’Australia e con il rischio di una nuova guerra, per poi arrivare all’avvento del nuovo Coronavirus in occidente.
Per questo abbiamo deciso di raccontare come noi, quattro studenti di 16/17 anni, abbiamo vissuto questo strano periodo iniziato con l’arrivo del Covid-19 in Italia il 30/01 e culminato con il lockdown totale il 09/03. Prima di questa pandemia c’era soltanto un po’ di paura causata da quei primi eventi, ma al suo arrivo le nostre vite e abitudini sono chiaramente cambiate , tuttavia vivere nel XXI secolo con tutte le tecnologie e le comodità possibili ha aiutato a superare questo brutto periodo.
Paura Generale
Appena il Covid ha iniziato a diffondersi nel nostro paese la paura per questo misterioso virus è aumentata e l’ombra del lockdown totale si avvicinava, ciò ha scatenato una reazione esagerata da parte della popolazione. I supermercati sono stati presi d’assalto con code molto elevate e attese infinite causando anche la scomparsa di alcuni prodotti per l’igiene, uno su tutti il gel disinfettante che nel giro di pochi giorni è diventato quasi introvabile e il suo prezzo è aumentato.
Passatempi
Nonostante tutte le limitazioni siamo riusciti a trovare delle attività per passare il tempo sia con l’aiuto della tecnologia sia senza di essa. Essendo noi quattro grandi appassionati di videogiochi, il passatempo preferito era giocare online con i propri amici anche comunicando in tempo reale tramite i videogiochi stessi oppure attraverso applicazioni che permettono di vedersi e parlare con i propri amici se pur a distanza. Se per molti questa era già un’abitudine prima dell’arrivo del Covid, adesso è molto più comune usare questi metodi.
Collegandoci ai videogiochi un fenomeno già frequente prima ma esploso con il lockdown sono i siti di streaming, dove è possibile vedere in tempo reale qualcun altro giocare o svolgere altre attività e condividerle con i suoi spettatori che possono anche interagire con lui. Per molti, soprattutto per i più adulti, può sembrare poco divertente stare a vedere qualcun altro giocare a qualcosa a cui potremmo giocare noi, eppure è comunque una forma di intrattenimento anche se un po’ più moderna e per questo incompresa da molte persone.
Già prima dell’arrivo del Covid le serie TV stavano diventando sempre più popolari, ma con la quarantena anche chi, come noi quattro, non era un fanatico di esse ha scoperto questo mondo. Infatti spesso esse riescono a tenere incollati gli spettatori allo schermo per diverse ore con le loro storie avvincenti e piene di suspance in modo tale da quasi obbligare a vedere più episodi di fila e la situazione in cui ci trovavamo ci incentivava a farlo.
Anche i social hanno svolto un ruolo di grandissima importanza in questo periodo poiché permettevano di condividere le proprie abitudini e vedere quelle degli altri, magari prendendo anche qualche spunto. Spesso vengono criticati perché tengono i giovani attaccati al cellulare per molte ore, sono comunque un ottimo passatempo poiché permettono di rimanere in contatto con tutto il mondo e anche documentarsi, soprattutto in questa circostanza, su come fosse la situazione nel resto d’Italia e del globo e per questo motivo sono stati utilizzati anche come mezzo di informazione in particolare per i giovani che difficilmente leggono i giornali o seguono le notizie in televisione.
Un’altra attività che è stata stravolta dal Covid è lo sport, infatti con la quarantena non era più possibile uscire di casa e quindi era obbligatorio allenarsi in giardino o tra le mura domestiche. Ciò è stato di sicuro un problema, in particolare, per gli sport di squadra che non potevano essere svolti in alcun modo e perciò era necessario svolgere allenamenti soltanto fisici e individuali, in particolare ha colpito anche noi poiché un componente di questo gruppo gioca a calcio. Questo è stato d’intralcio anche per molti sport individuali, infatti è raro avere in casa tutte le attrezzature necessarie per svolgere il proprio sport. Nonostante ciò c’è anche chi ha cominciato a svolgere sport regolarmente durante il lockdown sia per occupare il tempo sia per tenersi in forma non potendo fare altre attività fisiche.
La Didattica a Distanza
La scuola è uno degli argomenti che più ci tocca e più è stato stravolto dalla pandemia. Le lezioni vengono svolte a distanza, ognuno a casa sua, collegato in videochiamata tramite un dispositivo elettronico con il professore e i compagni. I problemi però sono molti: connessione che spesso salta, difficoltà per i professori di capire se gli studenti stanno seguendo la lezione, problemi tecnici non sempre veri a telecamere e microfoni, difficoltà nella comprensione della lezione da parte degli studenti, difficoltà nel dare giudizi veritieri, facilità nel distrarsi dalla lezione degli studenti, la fiducia e l’onestà reciproche tra studente e professori che a volte manca. Nonostante ciò le lezioni sono proseguite e proseguono tutt’ora con il nuovo lockdown mantenendo comunque gli stessi problemi.
Personalmente per noi quattro è molto più bello fare lezione in presenza poiché si capisce meglio e si sta con i compagni, ma c’è anche chi preferisce stare a casa. Tornando ai problemi, il più grande sono le valutazioni, infatti per i professori è difficile capire se gli studenti copiano ed è molto complicato trovare una soluzione a tutto ciò. L’unica speranza è il buon senso degli studenti e la fiducia di professori verso di essi. Capita spesso che i professori mettano delle note per dei problemi tecnici degli studenti secondo loro falsi o per dei ritardi dovuti alla connessione lenta. Anche qui è necessaria la comprensione da parte dei professori e gli studenti dovrebbero cercare di risolvere i loro problemi il prima possibile in modo da evitare altri disguidi.
Verso la riapertura
Con l’arrivo dell’estate c’è stato un breve periodo di quasi normalità, infatti si è intravista una luce in fondo al tunnel che si è però dimostrata essere il segnale d’emergenza, poiché è stato possibile andare in vacanza, se pur con molte restrizioni, si poteva di nuovo svolgere alcune attività come fare sport o uscire con gli amici e mangiare qualcosa, eppure tutto ciò è stato solamente una breve illusione di normalità in quanto da lì a pochi mesi ci saremmo ritrovati punto e a capo. La paura di contrarre il virus era quasi scomparsa perciò alcune persone hanno cominciato a seguire meno le regole per la prevenzione del Covid e ciò ha portato un po’ di polemiche. Per noi quattro questo periodo è stato molto bello poiché siamo riusciti a ritrovarci con gli amici con cui abbiamo passato molti mesi a parlare a distanza, poi abbiamo potuto ricominciare a spostarci dai nostri paesi per andare, per esempio, al mare o in montagna, come alcuni di noi hanno fatto, se pur rimanendo in Italia.
