Il 2020 rimarrà di certo nella storia come un anno molto particolare. Tutto è cominciato con i gravissimi incendi che hanno colpito l’Australia e con il rischio di una nuova guerra, per poi arrivare all’avvento del nuovo Coronavirus in occidente.

Per questo abbiamo deciso di raccontare come noi, quattro studenti di 16/17 anni, abbiamo vissuto questo strano periodo iniziato con l’arrivo del Covid-19 in Italia il 30/01 e culminato con il lockdown totale il 09/03. Prima di questa pandemia c’era soltanto un po’ di paura causata da quei primi eventi, ma al suo arrivo le nostre vite e abitudini sono chiaramente cambiate , tuttavia vivere nel XXI secolo con tutte le tecnologie e le comodità possibili ha aiutato a superare questo brutto periodo.

 

Paura Generale

Appena il Covid ha iniziato a diffondersi nel nostro paese la paura per questo misterioso virus è aumentata e l’ombra del lockdown totale si avvicinava, ciò ha scatenato una reazione esagerata da parte della popolazione. I supermercati sono stati presi d’assalto con code molto elevate e attese infinite causando anche la scomparsa di alcuni prodotti per l’igiene, uno su tutti il gel disinfettante che nel giro di pochi giorni è diventato quasi introvabile e il suo prezzo è aumentato.

Altra grande conseguenza di questa paura generale è stato il ritorno ai paesi d’origine di tutte le persone migrate in altre zone d’Italia per studio o per lavoro. Queste hanno preferito tornare dalle loro famiglie provocando però il riempimento di tutti i mezzi di trasporto e quindi una maggiore diffusione del virus. In particolare, vivendo in Lombardia, abbiamo potuto vedere con i nostri occhi questo fenomeno in quanto in Lombardia risiedono molte persone arrivate per questi motivi.

Abitudini

Le nostre abitudini sono state sconvolte da questa grave emergenza e non si sa quando torneremo alla normalità. La maggior parte delle nostre attività giornaliere non sono più le stesse e molte hanno subito dei cambiamenti quali la digitalizzazione della spesa, la didattica a distanza, gli incontri con gli amici e molto altro. Ciò ha permesso il regolare svolgimento di alcune attività fondamentali nonostante l’efficienza di esse non fosse più la stessa. L’abitudine che ha contraddistinto maggiormente noi italiani è stata la pizza fatta in casa: tutti hanno cominciato a farla e a postare sui social le loro creazioni, ma questo entusiasmo ha cominciato a spegnersi con la progressiva fine delle scorte di lievito sugli scaffali dei supermercati.

 

Altre abitudini invece sono totalmente scomparse, ad esempio non era più possibile andare a fare colazione prima di entrare a scuola così come non si poteva più fare sport con i propri amici e compagni o uscire in compagnia e mangiare qualcosa tutti insieme. Molto importante è stata anche la cura dell’igiene personale infatti lavarsi spesso le mani e fare attenzione a non toccare oggetti potenzialmente contaminati dal virus, quali maniglie e soldi, infatti era consigliato l’utilizzo della carta di credito, ma anche molti altri. Sono di certo abitudini particolari ma necessarie per la prevenzione della nostra salute e quella degli altri.

Eppure ciò che ha caratterizzato più di tutto questo periodo è l’utilizzo della mascherina, diventata parte integrante della nostra vita. Essa è necessaria per proteggere noi stessi e gli altri tuttavia abituarsi al suo utilizzo è stato, almeno per quanto ci riguarda, molto difficile, infatti è fastidiosa per la respirazione e soprattutto spesso ci si dimentica di prenderla quando si esce di casa e ciò è di sicuro successo almeno una volta a tutti. Personalmente per noi quattro è stato un duro colpo non potersi più trovare con gli amici e abituarsi a questa nuova realtà della mascherina e difficilmente avremmo potuto pensare che si sarebbe arrivati a tanto, ma la tecnologia ci ha di sicuro aiutato in quanto la utilizzavamo già precedentemente per divertirci tra amici.

Passatempi

 

Nonostante tutte le limitazioni siamo riusciti a trovare delle attività per passare il tempo sia con l’aiuto della tecnologia sia senza di essa. Essendo noi quattro grandi appassionati di videogiochi, il passatempo preferito era giocare online con i propri amici anche comunicando in tempo reale tramite i videogiochi stessi oppure attraverso applicazioni che permettono di vedersi e parlare con i propri amici se pur a distanza. Se per molti questa era già un’abitudine prima dell’arrivo del Covid, adesso è molto più comune usare questi metodi.

 

Collegandoci ai videogiochi un fenomeno già frequente prima ma esploso con il lockdown sono i siti di streaming, dove è possibile vedere in tempo reale qualcun altro giocare o svolgere altre attività e condividerle con i suoi spettatori che possono anche interagire con lui. Per molti, soprattutto per i più adulti, può sembrare poco divertente stare a vedere qualcun altro giocare a qualcosa a cui potremmo giocare noi, eppure è comunque una forma di intrattenimento anche se un po’ più moderna e per questo incompresa da molte persone.

Già prima dell’arrivo del Covid le serie TV stavano diventando sempre più popolari, ma con la quarantena anche chi, come noi quattro, non era un fanatico di esse ha scoperto questo mondo. Infatti spesso esse riescono a tenere incollati gli spettatori allo schermo per diverse ore con le loro storie avvincenti e piene di suspance in modo tale da quasi obbligare a vedere più episodi di fila e la situazione in cui ci trovavamo ci incentivava a farlo.

Anche i social hanno svolto un ruolo di grandissima importanza in questo periodo poiché permettevano di condividere le proprie abitudini e vedere quelle degli altri, magari prendendo anche qualche spunto. Spesso vengono criticati perché tengono i giovani attaccati al cellulare per molte ore, sono comunque un ottimo passatempo poiché permettono di rimanere in contatto con tutto il mondo e anche documentarsi, soprattutto in questa circostanza, su come fosse la situazione nel resto d’Italia e del globo e per questo motivo sono stati utilizzati anche come mezzo di informazione in particolare per i giovani che difficilmente leggono i giornali o seguono le notizie in televisione.

 

 

Un’altra attività che è stata stravolta dal Covid è lo sport, infatti con la quarantena non era più possibile uscire di casa e quindi era obbligatorio allenarsi in giardino o tra le mura domestiche. Ciò è stato di sicuro un problema, in particolare, per gli sport di squadra che non potevano essere svolti in alcun modo e perciò era necessario svolgere allenamenti soltanto fisici e individuali, in particolare ha colpito anche noi poiché un componente di questo gruppo gioca a calcio. Questo è stato d’intralcio anche per molti sport individuali, infatti è raro avere in casa tutte le attrezzature necessarie per svolgere il proprio sport. Nonostante ciò c’è anche chi ha cominciato a svolgere sport regolarmente durante il lockdown sia per occupare il tempo sia per tenersi in forma non potendo fare altre attività fisiche.

La Didattica a Distanza

La scuola è uno degli argomenti che più ci tocca e più è stato stravolto dalla pandemia. Le lezioni vengono svolte a distanza, ognuno a casa sua, collegato in videochiamata tramite un dispositivo elettronico con il professore e i compagni. I problemi però sono molti: connessione che spesso salta, difficoltà per i professori di capire se gli studenti stanno seguendo la lezione, problemi tecnici non sempre veri a telecamere e microfoni, difficoltà nella comprensione della lezione da parte degli studenti, difficoltà nel dare giudizi veritieri, facilità nel distrarsi dalla lezione degli studenti, la fiducia e l’onestà reciproche tra studente e professori che a volte manca. Nonostante ciò le lezioni sono proseguite e proseguono tutt’ora con il nuovo lockdown mantenendo comunque gli stessi problemi.

Personalmente per noi quattro è molto più bello fare lezione in presenza poiché si capisce meglio e si sta con i compagni, ma c’è anche chi preferisce stare a casa. Tornando ai problemi, il più grande sono le valutazioni, infatti per i professori è difficile capire se gli studenti copiano ed è molto complicato trovare una soluzione a tutto ciò. L’unica speranza è il buon senso degli studenti e la fiducia di professori verso di essi. Capita spesso che i professori mettano delle note per dei problemi tecnici degli studenti secondo loro falsi o per dei ritardi dovuti alla connessione lenta. Anche qui è necessaria la comprensione da parte dei professori e gli studenti dovrebbero cercare di risolvere i loro problemi il prima possibile in modo da evitare altri disguidi.

Verso la riapertura

Con l’arrivo dellestate c’è stato un breve periodo di quasi normalità, infatti si è intravista una luce in fondo al tunnel che si è però dimostrata essere il segnale d’emergenza, poiché è stato possibile andare in vacanza, se pur con molte restrizioni, si poteva di nuovo svolgere alcune attività come fare sport o uscire con gli amici e mangiare qualcosa, eppure tutto ciò è stato solamente una breve illusione di normalità in quanto da lì a pochi mesi ci saremmo ritrovati punto e a capo. La paura di contrarre il virus era quasi scomparsa perciò alcune persone hanno cominciato a seguire meno le regole per la prevenzione del Covid e ciò ha portato un po’ di polemiche. Per noi quattro questo periodo è stato molto bello poiché siamo riusciti a ritrovarci con gli amici con cui abbiamo passato molti mesi a parlare a distanza, poi abbiamo potuto ricominciare a spostarci dai nostri paesi per andare, per esempio, al mare o in montagna, come alcuni di noi hanno fatto, se pur rimanendo in Italia.

 

Ciò ha contribuito anche a far riscoprire a molti italiani la bellezza del nostro paese e che per fare una bella vacanza non è necessario andare all’estero. Anche i passatempi sono aumentati infatti era di nuovo possibile andare al cinema, al ristorante, ai parchi divertimento e ai parchi naturali, ai musei e alle gallerie d’arte e in molti altri posti. Tutto ciò ha risollevato il morale della gente, eppure il Covid non si è fermato e forse sarebbe stato meglio evitare così tante riaperture poiché la salute è più importante di qualsiasi altra cosa.

Aspettative e Insegnamenti per il Futuro

Quest’anno molto probabilmente le vacanze natalizie e di capodanno non saranno come quelle tradizionali, infatti, non si potrà fare i pranzi e i cenoni con i parenti per evitare grandi assembramenti e il clima sarà meno festoso del solito. Quello che normalmente è il periodo più felice dell’anno sarà invece, probabilmente, un periodo molto stressante e simile ai mesi precedenti.

Per il prossimo anno ci aspettiamo che gradualmente la situazione migliori e che entro la fine del 2021 si sia trovata una cura che possa metter fine a questa insolita esperienza, che sicuramente ci ha lasciato molti insegnamenti che ci renderanno più forti. 

Infatti anche quando tutto questo sarà finito le nostre vite non saranno più come prima, con questa pandemia abbiamo imparato tutti a prenderci più cura di noi stessi e ad avere più cura dell’igiene personale. Questo periodo ci ha anche fatto capire quanto le amicizie siano importanti e che le cose che noi diamo per scontate possano non esserlo più da un momento all’altro. Quando si sistemerà tutto oltre agli insegnamenti che quest’esperienza ci ha lasciato porteremo con noi anche alcune abitudini, per esempio ci laveremo più frequentemente le mani, cercheremo di tenerci più in forma, cercheremo la mascherina prima di uscire, in un primo periodo tentenneremo prima di stringere la mano a qualcuno e staremo più attenti per evitare un’altra situazione come questa.

scritto da: Basilico Stefano, Colombo Samuele, Giudici Daniele, Ruta Jacopo

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