Ventunesimo giorno di lockdown.

Sto faticando a gestire la grande quantità di tempo libero a mia disposizione, e così è per tutti i miei coetanei, specialmente perché in poche settimane siamo passati dal poterlo solo sognare all’averne decisamente troppo.

Galeotto fu Netflix”, direbbe il poeta Dante se fosse ancora in vita. Forte è la tentazione di lasciarci rapire dal fantastico mondo dei film e delle serie TV, tuttavia un interrogativo sorge spontaneo: è davvero in questo modo che vale la pena di investire tutto questo tempo?

In molti, all’inizio della “reclusione” in casa, avremmo volentieri risposto di sì, se non altro prima di realizzare che questa situazione si sarebbe protratta per più di una o due settimane. Ritrovarsi troppo a lungo svincolati da ogni impegno si sta rivelando un’arma a doppio taglio micidiale per la nostra salute mentale e fisica.

Ecco, dunque, che qualcosa si muove: la consapevolezza che non posso sottovalutare e sprecare questo tempo libero in eccesso, che forse è il caso di trovare un antidoto alla pigrizia, che devo approfittare dell’occasione per cimentarmi in qualcosa di nuovo. I presupposti ci sono tutti: ho a disposizione una quantità quasi infinita di informazioni a portata di click, oggigiorno non mancano di certo tutorial su come imparare a suonare un nuovo strumento o come avviare un blog dove raccontare delle proprie passioni. E allora perché non dare libero sfogo alla mia creatività?

Così, mentre eserciti interi di casalinghe indossano grembiule, berretto da chef e impugnano mattarelli, pronte per accudire il nuovo arrivato di ogni famiglia – il barattolo del lievito madre – noi adolescenti ci riscopriamo chi pittori, chi musicisti, chi scrittori.

Mentre io muovo i primi passi sulla tastiera di una vecchia chitarra di terza mano, alcuni trovano nella penna Bic l’elemento catalizzatore delle proprie leopardiane insoddisfazioni; altri, con una semplice matita, disegnano il mondo come se lo immaginano là fuori; altri ancora si servono della rete per raccontare la propria esperienza e condividere riflessioni.

Il desiderio di avere qualcosa di nuovo da raccontare agli amici, quando sarà possibile rivederli, è grande; non voglio arrivare alla fine di questo isolamento con il rimorso di aver gettato un anno della mia vita.

Leave a Reply