Saluti al tempo del Coronavirus

Erano le 16:30 del 24 maggio, dopo 69 giorni di lockdown, io e le mie amiche ci eravamo incontrate in centro a Busto Arsizio: “Ciao, da quanto tempo…” stavano per darci un abbraccio ma ci siamo limitate ad un cenno con la mano.

Il virus “ci ha tolto il saluto” che per noi italiani è forse il gesto più comune della nostra quotidianità: baci, abbracci, strette di mano…

Adesso possiamo soltanto toccarci con i gomiti, darci il pungnetto ma rispettando sempre le distanze; è diventato una sorta d’imbarazzo salutarsi perché non sai mai come comportarti e ti poni domande come: “che intenzioni ha?”, “è amichevole o ostile?”, “come si comporta la persona che mi sta accanto?”. Non è possibile nemmeno scambiarsi sorrisi i quali rimangono celati sotto le mascherine.

 

 

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