In giornata 7 novembre 2019, nella sala “VareseVive“, per il festival “Glocal”, si è tenuta una conferenza sul rapporto tra tecnologia e beni culturali.
La conferenza è stata divisa in due parti in base agli argomenti: la prima intitolata “Come il giornalismo e i social network raccontano l’archeologia” e la seconda “Come raccontare i parchi nell’era digitale”.
Per introdurci il primo argomento hanno proiettato un video nella sala, nel quale venivano mostrati alcuni dei beni culturali presenti nel territorio della provincia di Varese, tra cui la necropoli longobarda, scoperta nel 1972 ad Arsago Seprio, o il Monastero medioevale a Torba, per poi approfondire come hanno provato a fondere i social con tutti i patrimoni, sia archeologici che non. Il tutto è partito col il bando della provincia della Lombardia emanato nel 2016, che, nonostante non fosse in programma, ha messo in comunicazione enti private, enti pubbliche, archeologi e addetti al turismo, per ottenere un risultato che comprendesse sia la ricerca scientifica che la comunicazione.
Il secondo argomento è stato trattato come il primo, hanno parlato delle stesse tematiche in modo molto simile, basandosi però maggiormente sulla comunicazione.
Noi del team Trema abbiamo trovato la conferenza decisamente piatta e tutt’altro che interessante e pensiamo che aprire delle pagine sui social network o pubblicare dei video su youtube non basti per avvicinare i giovani ai beni che possiede la provincia. Come noi, molti altri adolescenti non andrebbero di loro spontanea volontà a conferenze di questo genere, per quanto i titoli potrebbero risultare accattivanti. La cosa migliore da fare dal nostro punto di vista sarebbe organizzare degli incontri all’interno delle scuole e proporre anche delle visite guidate, magari all’interno dei monasteri, sia per le scuole medie che le superiori.