Durante il corso del festival, siamo finiti ad interrogarci sul motivo del basso coinvolgimento giovanile all’interno di attività che a nostro avviso, potrebbero avere un gran potenziale per quanto riguarda il discorso “comunicazione con i giovani”.

Abbiamo spesso sentito parlare di “utilizzo dei social per raggiungere le nuove generazioni” e questo a nostro avviso, è degradante. La figura del giovane viene sminuita a semplice utilizzatore pigro dei social quando fortunatamente, nella maggior parte dei casi, non è così.

I giovani hanno voglia di partecipare, hanno voglia di coinvolgimeto ma spesso e volentieri, hanno anche bisogno di rispetto per quella che è la loro condizione.

Tramite i nostri Social (utilizzati questa volta ai fini del giornalismo) abbiamo chiesto a dei coetanei, quali fossero le loro proposte e/o esigenze per quanto riguarda il rapporto con la loro città.

 

Ci è sembrato giusto, avendo come argomento chiave il nostro rapporto con le città in cui viviamo, giungere alla conclusione che essendo noi giovani il futuro di questo paese ci sia data la possibilità di proporre e di essere ascoltati da chi dovrebbe rappresentarci.

Noi siamo il futuro, siamo il futuro dei nostri comuni, siamo il futuro delle nostre province e delle nostre città… ma non dimenticate mai che siamo anche il presente.

(vignetta di Alekos “Midnight” Recchia)

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