Una scossa all’ecosostenibilità

La redazione Error404  si è già occupata della questione dei trasporti pubblici ( https://bloglab.festivalglocal.it/blog/2019/bloglab/error40419/coincidenze-io-non-credo/ ), ma vorremmo ora analizzarla sotto un altro punto di vista.

Aula magna, istituto ITET Daverio Casula

Sabato 9 novembre abbiamo partecipato alla conferenza con il Consiglio Regionale, tenutosi nell’aula magna dell’ITE Daverio Casula, dove si è discusso a proposito delle infrastrutture e dei collegamenti che permettono alla regione Lombardia di essere collegata al resto dell’Italia, dell’Europa e del mondo.

All’incontro erano presenti Pier Attilio Superti (Vice Segretario Generale Regione Lombardia), Aldo Colombo (Direttore Generale Infrastrutture Trasporti Mobilità sostenibile Regione Lombardia) e Samuele Astuti (consigliere regionale). Costoro hanno affrontato e illustrato il tema della mobilità sotto un punto di vista amministrativo, sociale ed economico.

 

 

Un argomento della conferenza che ci ha particolarmente interessato è l’utilizzo dell’Electric bus: questo mezzo, che sfrutta l’energia elettrica per muoversi, è stato già introdotto a Milano, dove si progetta di utilizzarlo in sostituzione di quelli a diesel entro il 2030. Per avere un maggior numero di informazioni a riguardo, abbiamo posto alcune domande all’ingegnere Aldo Colombo.

 

Un electric bus in circolazione a Milano. Credits: https://www.sustainable-bus.com/interview/atm-milano-electric-buses-are-the-present/

Come si prevede di attuare il progetto dell’Electric bus nell’ambito della mobilità pubblica?

La regione Lombardia sta finanziando i pullman elettrici che costano molto ma, poiché la mobilità elettrica è il futuro, i nuovi pullman saranno tutti elettrici. Ad esempio a Milano si sta già lavorando con la società dei trasporti e tra dieci anni ci saranno soltanto pullman elettrici. Ci vogliono questi tempi perché costano tanto e sono tanti i pullman da cambiare, però progressivamente ci stiamo dirigendo verso questo proposito.

 

 

Si sta pensando di estendere questo programma anche nei territori al di fuori di Milano e in tutta la regione?

Sì; abbiamo più o meno tremila pullman in tutta la regione e sarà necessario cambiarli tutti quanti. Abbiamo però dei problemi: ad esempio in montagna i pullman elettrici fanno fatica a salire in questo momento, per cui magari lì ci sarà ancora bisogno di pullman ibridi. Tuttavia, la tecnologia sta evolvendo molto velocemente. La questione è soprattutto la capacità delle batterie dei pullman che devono essere efficienti. Magari tra dieci anni ci saranno anche pullman elettrici che riusciranno a muoversi bene anche in montagna. Ma al momento accontentiamoci della pianura.

 

 

Immaginiamo che, perlomeno a Milano, attualmente vi siano delle stazioni per ricaricare le batterie dei pullman.

Si, in questo momento si fa così: ci sono le batterie a bordo dei pullman, che hanno un’autonomia di qualche decina di km e quando arrivano a fondo corsa o nel deposito si ricaricano. Ma ci sono già delle tecnologie che permettono di caricare i pullman con delle specie di agganci superiori oppure addirittura per induzione, come si carica il cellulare appoggiandolo sulla ricarica wireless. La tecnologia purtroppo è ancora un po’ acerba, forse tra qualche anno.
Parlando di costi, quanto implicherebbe estendere i pullman elettrici a tutta la regione?
In circolazione vi sono più o meno tremila pullman che costeranno circa 500 mila euro l’uno, per una cifra totale che ammonta a 1.500.000.000 euro.

 

 

Sicuramente è una questione molto importante e di grande rilevanza ambientale. L’utilizzo di mezzi più eco-sostenibili è una dei primi passi necessari per salvaguardare la qualità dell’aria e la salute dell’ambiente, e in un territorio caratterizzato da bellezze naturali come il nostro è una priorità.

I nostri luoghi, dove ci spostiamo e viviamo ogni giorno, ci offrono dietro ogni angolo dei panorami mozzafiato e degli scorci suggestivi. Vi invitiamo quindi, terminata la lettura di questo articolo, a spegnere il vostro monitor: volgiamo lo sguardo fuori dalla finestra più vicina e godiamoci ciò che la natura ci regala.

 

 

 

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