Spotify è la potenza indiscussa, ma vengono create sempre più piattaforme.

Al giorno d’oggi la compravendita dei dischi fisici è caduta in disuso, tutti ascoltano la musica attraverso gli smartphone o altri dispositivi elettronici con applicazioni sviluppate dalle maggiori compagnie informatiche al mondo.

La più famosa ed utilizzata è Spotify, lanciata dalla start up svedese “Spotify AB” nell’Ottobre 2008, che a Gennaio 2018 conta più di 70 milioni di abbonati nel mondo. L’app fornisce ogni tipo di informazione sul settore musicale (concerti, firmacopie, ect..). Inoltre prevede due tipologie di utenze: la prima, gratuita (Spotify Free), permette di ascoltare la musica, ma con l’interruzione di pubblicità e senza la possibilità di poterne usufruire offline; la seconda, a pagamento (Spotify premium), nella quale sono assenti ogni tipo di interruzione pubblicitaria e ogni brano può essere ascoltato senza connessione. Spotify seleziona le migliori playlist per l’utente attraverso gli stream effettuati, consigliando le migliori canzoni del momento, appartenenti al proprio genere preferito.

Sono presenti playlist programmate per ogni momento della giornata, per ogni umore o attività.

Esistono numerose app simili, quali Deezer, YouTube Music e Tidal con le stesse funzioni di Spotify, ma con diversi format e costi.

Vi sono inoltre iTunes e  Google Play Music, queste permettono di scaricare canzoni sul proprio dispositivo, pagando il costo di un brano o di un album di cui si vuole usufruire durante la giornata. ITunes è stato il primo programma a fornire questo tipo di servizio, creato da Apple nel 2001, portando di fatto il mercato musicale nell’era del digitale.

Infine, come ultima tipologia di app possiamo trovare SoundCloud, lanciata ad Ottobre 2008 da una società svedese, che permette di ascoltare brani gratuitamente. Differenza fondamentale con le piattaforme a pagamento, è permettere che gli artisti emergenti scelgano autonomamente i contenuti che preferiscono postare, i quali sono spesso progetti accantonati e ripresi più tardi. SoundCloud è perciò una piattaforma che permette di scoprire nuovi artisti alla ricerca di contratti con le diverse case discografiche.

4 Responses
  1. Marco

    L’avvento di questo tipo di strumenti per l’ascolto della musica ha senz’altro scaturito una rivoluzione che ha sì reso più facile e comodo ascoltare qualsiasi tipo di canzone in qualsiasi momento ma ha altresì comportato un decadimento del mercato dei cd causando la chiusura di molti punti vendita.

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