The Handmaid’s Tale, serie televisiva drammatica del 2017, vincitrice di 9 Emmy Awards e 2 Golden Globe, ci catapulta in un mondo distopico in cui l’infertilità ha portato a un drastico calo della popolazione mondiale. Per arginare il problema, la società di Gilead, nazione autoritaria creata sugli attuali Stati Uniti d’America, divide le donne in classi sociali in base alla loro fertilità: le ancelle (vestite di rosso) sono le uniche in grado di avere figli; le mogli dei comandanti (vestite di verde) così come le donne comuni (vestite di grigio) sono sterili.
Le ancelle, private di ogni loro diritto, sono rinchiuse nelle case dei comandanti e mensilmente, nel loro periodo di ovulazione, vengono violentate nel tentativo di ingravidarle.

È possibile che una situazione del genere si verifichi ai giorni nostri? Quanto è attuale questo problema?

Secondo una ricerca condotta dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), colpisce circa il 15% delle coppie con una ripartizione equa fra donne e uomini. Non è indifferente la percentuale (20%) di casi in cui non esiste alcuna causa apparente che possa impedire una gravidanza, in questi casi si parla di infertilità idiopatica.
La principale causa di infertilità femminile è legata a problematiche alle tube di Falloppio. Questa patologia si stima colpisca circa il 25% delle donne che riscontrano problemi in ambito riproduttivo.
Per quanto riguarda gli uomini, invece, le complicazioni sono principalmente legate al numero di spermatozoi. Dal 1973 al 2011, infatti, si sarebbe verificato un calo del 52,4% della concentrazione dello sperma.
Per entrambi i sessi i fattori che minano la fertilità sono: stress, fumo, obesità ed esposizione a fattori inquinanti.
Il fatto preoccupante è che si tratta di dati in continua e costante crescita, basti pensare che queste percentuali fino a 20 anni fa erano dimezzate.

Rispondendo alla domanda, noi tutti speriamo di no, ma non è da escludere il fatto che i problemi legati alla fertilità siano in vertiginoso aumento e non è detto che queste percentuali smettano di crescere. Avvenimenti estremi, come quelli descritti dalla serie, sono comunque improbabili.
In ogni caso, il problema è reale e non tutti ne sono a conoscenza, tanto che per sensibilizzare l’opinione pubblica, il Ministero della Salute ha istituito il “Fertility Day”,celebrato il 22 settembre, al fine di divulgare informazioni sull’argomento.

 

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