In un’epoca in cui è possibile fare di qualunque cosa un lavoro (vedasi, ad esempio, gli influencer, gli youtuber, i blogger, ecc…), sta acquisendo sempre più importanza la figura del giornalista freelancer, ossia un giornalista che non stipula un contratto con un giornale, ma scrive liberamente i propri pezzi per poi venderli alle varie testate giornalistiche.

Sono infatti moltissimi i giornali che vi si affidano per la realizzazione degli articoli, preferendoli, spesso, ai giornalisti dipendenti. Questo fenomeno può essere in parte spiegato dal fatto che un servizio prodotto da un freelancer ha un costo molto ridotto (in alcuni casi anche, sentite bene, 2 o 3€  lordi) e risulta quindi davvero conveniente.

Esiste però anche il rovescio della medaglia: di fatto, attualmente sono molti i liberi professionisti del settore che percepiscono somme irrisorie, le quali non superano le poche migliaia di euro l’anno e che costringono questi, di conseguenza, ad affrontare problemi economici.

 

Già, dato che le spese per esercitare questa professione non sono poche: difatti un freelancer deve provvedere non solo ad acquistare tutta l’attrezzatura necessaria per il suo lavoro (PC, macchina fotografica, smartphone, ecc…), ma deve inoltre pagare le tasse e il commercialista, in quanto titolare, obbligatoriamente, di una partita IVA.

Per poter quindi emergere bisogna essere dei veri e propri “imprenditori di sé stessi”, in quanto occorre possedere, oltre ad un talento per la scrittura, molte competenze che spaziano in vari ambiti: è utile, ad esempio, possedere conoscenze nel campo informatico, data l’ormai “straripante” digitalizzazione che sta attraversando il mondo moderno, ma è altrettanto utile avere nozioni di economia di base, al fine di poter gestire al meglio i propri fondi e di poter usufruire, a determinate condizioni, di regimi fiscali agevolati.

Vi è però una componente fondamentale, che non ha nulla a che vedere con abilità o skills individuali: la PASSIONE. Perché, ancor prima che un lavoro, la scrittura è passione, è voglia di comunicare qualcosa a chi ci sta leggendo, e senza essa sarebbe impossibile svolgere al meglio questo lavoro.

Concludo quindi con le parole della giornalista freelancer Barbara Reverberi, fondatrice del FreelanceNetwork:

“Ai giovani consiglio di seguire le loro passioni e di cercare di farne un lavoro, anche rischiando e cercando sempre di valorizzare le proprie attitudini.”

8/11/2018, T.N.N.F, Lorenzo Baggio e Matteo Porta.

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