Con la crescita vertiginosa dell’utilizzo di internet, la nostra vita dipende anche da quella che abbiamo nel web. Una delle “moderne” paure, deriva direttamente da esso: la possibilità di non essere eliminati dai motori di ricerca.
L’eventualità di essere “dimenticati” può essere collegata alla criminalità e alla giustizia. Parliamo del “diritto all’oblio” cioè la richiesta di cancellazione dalla rete, questo diritto é stato plasmato con la nascita della rete. Da notare che le sentenze riguardanti questo fenomeno sono tutte degli anni 2000.
Al giorno d’oggi, secondo la legge, i dati personali possono essere cancellati solo quando non sono più necessari e non permane un collegamento con l’attualità.
Come ha spiegato l’avvocato Valerio Vartolo, Specializzato in diritto
dell’informazione, non esiste un tempo esatto per la rimozione dei dati personali, infatti viene concordato un lasso di tempo in base all’attualità dell’evento ed al contesto. Oltre questo range di tempo se le inform
azioni sono ancora presenti sulla piattaforma digitale, la persona in questione può ricorrere a persecuzioni penali nei confronti dei responsabili di tale piattaforma. E’ importante sottolineare però che il diritto all’oblio nasce in contemporanea con la nascita del web quindi riguarda solamente i giorn
ali ed i blog digitali escludendo i quotidiani cartacei.
L’interesse dei dati personali potrebbe permanere anche a tempo
indeterminato se, per esempio, una denuncia comprende un importante membro della società, in quel caso non esiste privacy per la persona in questione, infatti le sue informazioni costituiscono parte della storia comunitaria e perciò indelebile. Infatti, come afferma l’avvocato, questo articolo è compreso tra la privacy storica e tra il diritto della libertà di stampa.
In definitiva prima di autorizzare il diritto all’oblio è importantissimo seguire la vicenda in questione e la sua evoluzione, facendo attenzione al contesto di sviluppo e alle sue modalità. In alcuni casi, comunque, è davvero difficile prendere una decisione, infatti questo comporta una meticolosa rilettura del processo in questione.