Freelancer: come “vincere” il web e lavorare autonomamente

L’ 8 Novembre ho assistito all’incontro: “Una vita da freelance: diventare auto imprenditori

Ma cos’è un freelancer?

Vera Stigliano, Fabio Benati e Barbara Reverberi l’hanno spiegato, addentrandosi nell’argomento.

 

Su internet possiamo trovare una semplice definizione:  un individuo che lavora come libero professionista.

Ma come operare individualmente? Cosa fare? Che competenze avere?

 

Il primo speaker è stata Vera Stigliano (Presidente CPO di Varese). Ha illustrato come comportarsi quando un soggetto vuole lavorare autonomamente.

Un’attività di libero professionista, necessità di una partita Iva e non ha sostentamenti.

È quindi opportuno  chiedere un consiglio ad un consulente di lavoro per decidere come proseguire.

 

Vera si sofferma poi sull’ingiustizia che i giornalisti autonomi stanno vivendo.

Ad oggi vengono pagato 2 o 3 € lordi per un pezzo, cosa inaccettabile per la presidente CPO.

“Si parla di chi sta usando la testa, mettendola al servizio degli altri.” cita, lanciando una provocazione.

 

Per i giovani suggerisce di affidarsi agli incubatori aziendali, come Kilometro Rosso.

Gli incubatori accolgono imprese e servizi che hanno delle buone idee, per creare un azienda.

“Questi programmi hanno permesso a giovani partiti da zero di guadagnare milioni”.

A seguire,  Fabio Benati (giornalista professionista)ha aperto il suo discorso con un’immagine di un panda, animale in via d’estinzione,  che paragona ai giornalisti negli uffici stampa delle Regioni (attualmente  137 in Italia).

Fabio afferma che è necessario accettare e vincere fenomeni come l’instant journalism ed iniziare a fare networking, per sconfiggere la crisi.

Bisogna tracciare nuove mappe ed intraprendere nuove traiettorie, come un geografo.

Occorre essere pronti a sperimentare nuovi concetti e tecnologie. Oggi, cambiare è il mestiere del giornalista.

Conclude dicendo che è però  importante  trovare una propria specializzazione dove padroneggiare.

 

Barbara Reverberi (fondatrice del Freelance Network Italia), chiude la conferenza, dando consigli su come essere un freelancer, partendo dalla sua quotidianità.

I freelancer sono in equilibrio tra la libertà, la competenza e il rischio. Devono saper gestire e organizzare il tempo, dando le giuste priorità.

Sono fondamentali le pause, fare ciò che fa stare bene e darsi degli obiettivi.

Le competenze che occorrono ad un giornalista di questo tipo, sono estremamente digitali (eleborare immagini, editare video, ascoltare il web…)

La fondatrice del network sottolinea che non si lavora gratis: “Tutto deve darci un utile”.

Termina lasciando al pubblico frasi motivazionali come “i sogni sono progetti” e “fate delle vostre passioni un lavoro”.

 

A cura di Giorgia Comerio

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