Gli utenti come parte attiva di una nuova mobilità
Prima di febbraio 2020, le prospettive mondiali non erano certo floride, ma le difficoltà parevano perlomeno risolvibili. Poi la pandemia. Ed il via ad una serie di conseguenze catastrofiche in tutto il globo. La priorità su tutto era salvare più vite umane possibili; molti progetti sono rimasti bloccati, trascurati, non completati. Anche Trenord nella conferenza dell’8 novembre 2024, ha illustrato l’impatto del fenomeno sullo sviluppo della sua impresa.
A gennaio 2020, il bacino d’utenza di Trenord riguardava 760 mila persone ogni giorno, su 5,9 milioni di potenziali utenti. Oggi i prospetti per il 2032, nonostante gli sviluppi, i progetti e le nuove tecnologie, non sono poi così differenti: su 6,7 milioni di interessati, solo 795 mila di questi si servirà effettivamente dei servizi Trenord. È quindi necessario, o perlomeno possibile, trovare nuove soluzioni che aderiscano alle esigenze dei cittadini?
Una delle iniziative emergenti, innovative ed ecologicamente sostenibili è la Start up milanese “Wayla“, il primo servizio di Van pooling in Italia che ha come obbiettivo principale il miglioramento dell’offerta dei trasporti in città. Sulla scena cittadina compare quindi un nuovo mezzo, un bus privato che, segue tratte dinamiche in base alle prenotazioni degli utenti. Il servizio permette lo spostamento nelle ore notturne, durante le quali il servizio pubblico si rivela spesso lacunoso. Il costo non è paragonabile a quello di un semplice autobus diurno, infatti si aggira intorno ai 10 euro a tratta, ma data la sicurezza, il servizio personalizzato, e la sostenibilità del car sharing, potrebbe, in futuro, diventare una soluzione utilizzata e apprezzata.
Oltre a “Wayla” ci sono altre iniziative mirate al cambiamento per una mobilità sostenibile. Una fra queste è “Varese Do You Bike” un progetto che concilia le bellezze della provincia con il mezzo sostenibile per antonomasia: la bicicletta. Il project manager, Martinelli Giovanni, ci ha presentato il piano in una intervista.
Oltre a questo tipo di soluzioni, è opportuno considerare l’innovazione tecnologica e la sua influenza nei trasporti. In particolare, ad essere sul punto di una rivoluzione, è la questione della guida autonoma. Gli sviluppatori di questa nuova pratica fanno apprendere all’intelligenza artificiale il comportamento del guidatore esperto, riducendo però gli errori umani legati, ad esempio, alla distrazione. Questi sistemi possono essere applicati al trasporto pubblico, basti pensare alla linea M4 di Milano, che viaggia ad automatismo integrale, senza conducente. Gli spostamenti sono controllati da un computer, e gli operatori a distanza intervengono solo in casi eccezionali e durante le emergenze. Ciò è regolato dalla Strategia Europea per l’IA e dal programma Europa Digitale, che permette di sviluppare il settore attraverso strutture messe in sicurezza e di effettuare tutti gli opportuni controlli.
Come ci ha illustrato Glauco Mantegari, Responsabile Dello Sviluppo Commerciale di Trenord, i flussi di big data, provenienti dalle biglietterie e dai sistemi di conteggio passeggeri, sono fondamentali per comprendere la rete degli spostamenti degli individui. Questi sistemi possono assistere innanzitutto i controllori del traffico, che scelgono gli interventi più opportuni da attuare e i passeggeri, che vengono informati sul miglior percorso a disposizione.
Gli utenti, in questo senso, diventano protagonisti del loro viaggio, essendo coinvolti in iniziative come “Transmove”, progetto finanziato dal governo tedesco e dalla città di Amburgo. Questa piattaforma consente ai singoli di effettuare previsioni sulla mobilità, sul breve e lungo termine, e funziona grazie ad un algoritmo di apprendimento automatico. L’intelligenza artificiale, quindi , grazie all’enorme quantità di dati forniti dai suoi utenti comprende e si sviluppa in modo autonomo e deduttivo.
Il potenziale di questi strumenti sembra pressoché illimitato, ed è ben probabile che queste siano solo alcune delle innovazioni che prenderanno piede in futuro. Le intelligenze artificiali arriveranno a prevedere i bisogni e le azioni umane, legate alla costituzione di una “città intelligente“: un ecosistema in cui tecnologia, sicurezza, salute e mobilità pubblica vanno a pari passo in un sistema integrato e armonico.
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Bibliografia articolo:
https://www.instagram.com/reel/DB4GX4FNkNO/?igsh=MXNlZGhibjExemZsag=
https://www.ptvgroup.com/it/application-areas/ai-in-transportation
https://digital-strategy.ec.europa.eu/it/policies/technologies-digitalisation-transport
Bibliografia prodotto social:
https://forbes.it/2024/11/04/studio-pwc-utilizzo-droni-logistica/