Come lavorano i mezzi pubblici provinciali? Sono migliori dei trasporti nelle città? Cerchiamo una risposta attraverso i nostri racconti.
Siamo 4 ragazzi dell’ISIS Carlo Volonté di Luino, 3 di noi utilizzano i mezzi pubblici, per raggiungere la scuola, nel nostro caso gli autobus, 2 solo in inverno e 1 per tutto il periodo scolastico. Rispetto alle città o ad altri Paesi europei, i nostri mezzi sono decisamente datati, il che si nota dalla mancanza di infrastrutture tecnologiche sia nei mezzi che nelle fermate, come monitor degli itinerari e monitor degli autobus in arrivo alla fermata. Un altro fatto degno di nota è la completa assenza di mezzi elettrici o ibridi.
Le tratte che utilizziamo sono Ponte Tresa – Luino e Mesenzana – Luino. La durata dei nostri viaggi è tra 30 e 50 minuti. Sia all’andata che al ritorno gli autobus si riempiono nelle prime fermate, e rimangono pieni fino ad almeno metà del tragitto. Questo rende la maggior parte del viaggio rumoroso e caotico, specialmente per la presenza di alcuni individui che sembrano salire con l’unico scopo di disturbare.
Spesso capita di incorrere in ritardi, a volte anche fino a 30 minuti. Questo è dato principalmente dall’inadeguatezza delle strade: tra buche, tratti dissestati, lavori in corso e corsie o tratti troppo stretti, l’accumulo di minuti persi causa una reazione a catena che si protrae per il resto della giornata.
Cosa vorremmo migliorare
Tra tutti i problemi che hanno le nostre linee provinciali, quello più critico è la mancanza ti tecnologie all’avanguardia. Oltre ai problemi descritti precedentemente riguardo ai mezzi, c’è un problema ancora più noto per ogni passeggero: l’applicazione mobile CTPI. Nonostante i recenti aggiornamenti, quest’ultima rimane comunque parecchio indietro rispetto alle sue controparti in altre regioni o Paesi. La mancanza di moltissime funzionalità rimane comunque da ricollegare all’assenza delle tecnologie necessarie.
Per il futuro speriamo in grandi progetti di rinnovamento e in ancora più grandi investimenti per renderli possibili. Nonostante tutti i problemi che abbiamo elencato, l’utilizzo dei mezzi pubblici crea attorno ad essi una sorta di comunità tra persone che condividono quotidianamente un “tratto” della loro vita.