Al festival del giornalismo Glocal di Varese, oggi c’è stato un panel con i rappresentanti dell’azienda Trenord che hanno presentato dati e progetti.

Al panel sulla mobilità odierno del festival del giornalismo di Varese erano presenti: Giovanni Chiodi, responsabile Data Menagement di Trenord; Dino Nikpalj, vicecaporedattore de L’Eco di Bergamo; Glauco Mantegari, responsabile Buisness Development, Motion Analytical; Roberto Morandi, giornalista Varesenews; Paolo Garavaglia, direttore Comunicazione, Relazioni Esterne e Sostenibilità Trenord. I suddetti responsabili hanno presentato la situazione della mobilità ai giorni nostri, con relativi dati e opinioni su argomenti caldi. Nella seconda parte della giornata, invece, Giovanni Chiodi e Paolo Garavaglia si sono offerti di rispondere alle domande dei giovani.

Attualmente a sfruttare la viabilità ferroviaria si presentano diverse tipologie di viaggiatori, esposte oggi durante l’intervento. Tra questi profili ritroviamo: il turista, colui che si sposta in un luogo per soggiornarvi; l’escursionista, colui che si sposta in giornata senza pernottare nel posto; il pendolare, colui che si sposta giornalmente per motivi scolastici o lavorativi. Questi differenti profili sono i viaggiatori che Trenord ha riscontrato come fruitori del prodotto da loro offerto. Difatti, al giorno d’oggi, le esigenze di spostamento sono cambiate portando il viaggiatore a scegliere il treno come mezzo di trasporto non solo per i viaggi quotidiani ma soprattutto per lunghe distanze. Infatti, dai dati ricavati tramite il sistema di big data è stato possibile denotare come, da dopo la pandemia, la scelta di questo metodo di spostamento è aumentata del 30%. Le due diverse metodologie di percorso di community (spostamenti quotidiani per raggiungere luoghi di studio o di lavoro) e di corridoio (spostamenti saltuari per compiere distanze maggiori) sono entrambe in aumento; nel primo caso abbiamo un maggioramento del 10% mentre nel secondo del 20%. Nei progetti futuri si punta dunque a incentivare gli spostamenti di community e velocizzare gli spostamenti di corridoio.

Tra le risposte fornite dai rappresentanti dell’azienda Trenord, si sono citati temi quali: sicurezza di stazioni e treni, inefficienza del sistema ferroviario, pagamento dei biglietti e mobilità sostenibile. Analizzando in particolare la sicurezza, risulta fin da subito chiaro come l’ente di Trenord sia responsabile solo in parte di questo ambito; in effetti la mancanza di incolumità nelle stazioni ferroviarie è da attribuire ai comuni dei luoghi dove effettivamente sono situate tali infrastrutture. Ma non per questo l’azienda non si interessa all’argomento. Tra le precauzioni in atto vi sono 150 delle corse più a rischio che vengono scortate da guardie giurate e avvisi che invitano i passeggeri, nelle ore più tarde, a recarsi nelle carrozze più frequentate per evitare possibili disagi e disavventure.

Tra gli ambiti più scottanti toccati vi è sicuramente l’inefficienza caratteristica di questo settore: tra continui scioperi e ritardi, le critiche rivolte sono state parecchie. La risposta più quotata è stata il voler contribuire alla risoluzione di questi disagi costruendo nuovi binari su cui poter viaggiare, ma soprattutto specializzandoli; ossia, ogni tipologia di linea dovrebbe avere una propria tratta percorribile. Difatti, al momento, in molti passaggi vi transitano alternatamente linee differenti, dai treni veloci a quelli lenti passando per i treni merce. Tuttavia questa risoluzione non è applicabile per mancanza di fondi.

Tra le altre richieste è stata domandata quale fosse la percentuale di persone che sfruttassero il servizio ferroviario illegalmente, cioè senza pagare il dovuto abbonamento. Tale dato si aggira tra il 5 e l’8% ed è stato ricavato grazie alle sanzioni registrate e alla presenza di un sensore “contapasseggeri” che ricava il numero di viaggiatori e poi codesto valore viene confrontato ai rispettivi biglietti venduti. Naturalmente si è citato come alla fine sia responsabilità di ognuno di noi avere un comportamento adeguato e usufruire di tali servizi in maniera corretta.

Infine ci si è anche concentrati sul tema dell’ecologia. Come già noi tutti sappiamo, la scelta del trasporto ferroviario come mezzo per spostarsi è assai più sostenibile rispetto al semplice trasporto tramite autovetture su strada. Ma essendo che per la costruzioni di alcune tratte ferroviarie si è dovuto disboscare e cementare aree precedentemente verdi, è stato recentemente approvato il progetto Piantalalì, che mette in collaborazione Trenord e il gruppo FNM riguardo al progetto Fili. Questo progetto si occupa di rigenerare, tramite la piantumazione di alberi autoctoni, 24 Comuni attraversati dalla rete ferroviaria. Altro progetto in atto è quello della trasformazione di alcune linee in reti adatte al passaggio di treni a idrogeno. Per ora è in corso la progettazione e varie sperimentazioni in Germania, che già da alcuni anni presenta questa tipologia di mezzi. Questi treni a idrogeno saranno più sostenibili poiché invece di attingere dal sistema elettrico basato sull’utilizzo di combustibili fossili, in questo caso invece i veicoli verranno alimentati con l’idrogeno, emettendo unicamente vapore acqueo.

Le proposte e i progetti in programma sono parecchi e si spera ordunque che i risultati siano presto visibili. Naturalmente le problematiche quotidiane che tutti noi affrontiamo magicamente non scompariranno, però si crede che queste iniziative possano portare agevolazioni a vantaggio dei viaggiatori.

link contenuti instagram: https://www.instagram.com/invites/contact/?igsh=12uznlopnlvzy&utm_content=w6bm1f0

Link per approfondire i progetti:

https://www.trenord.it/news/il-bello-di-trenord/articoli/piantalali/

https://www.fnmgroup.it/progetto_fili/

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