Uno dei fattori più contrastanti nel mondo del giornalismo informativo è sicuramente il diritto all’oblio, che consente ad un qualunque soggetto o azienda di revocare un articolo nel momento in cui questo è già presente sul web.

Ma quando questo è possibile?

Un esempio lampante deriva dalla strage di Capaci. A questa tragedia fu collegata un’azienda che è stata indagata come possibile complice data la grande vicinanza al luogo del famoso evento.

Venne assolta, ma qualche anno dopo, quando uno dei lavoratori decise di mettersi in proprio aprendo uno show room, riemersero subito le notizie del suo passato, togliendogli gran parte della sua credibilità.

In questo caso, l’uomo poté affidarsi al diritto all’oblio, facendo immediatamente rimuovere gli articoli dalla rete.

Questo è applicabile anche da parte delle vittime; ne è dimostrazione la famiglia di Milena Sutter, che ha potuto sfruttare il diritto per non permettere la divulgazione di notizie riguardanti la morte della figlia da parte di giornali e televisioni (RAI).

E’ dunque fondamentale che tutto ciò venga conosciuto e divulgato; è importante che, grazie a ciò, anche chi ha commesso errori e se n’è pentito abbia l’opportunità di lasciarsi alle spalle il passato ed andare avanti.

 

A cura di Edoardo Castiglioni e Gianluca Ruscitto.

Leave a Reply