Tutte le strade portano a Varese

I mezzi di trasporto sono come asteroidi, attratti dalla forza di gravità esercitata dal nostro Sole personale: la città di Varese.

In quanto studentesse delle superiori non residenti a Varese, abbiamo una certa confidenza con i mezzi che ogni giorno ci portano nella città-giardino: ci trascorriamo in media 45 minuti al giorno, per un complesso settimanale di 13,5 ore che equivalgono a 4,5 ore a testa!

Fra treni, autobus, navette e chi più ne ha più ne metta, per raggiungere la casa di un compagno di classe rischiamo di passare mezza giornata imbottigliati nel traffico; quindi spesso preferiamo ritrovarci a Varese per gli incontri di gruppo, che siano di studio intensivo o semplice divertimento.

Tutti i trasporti della provincia ci portano a questa meta comune. Le linee vengono continuamente ristrutturate e ampliate: ora ci sono due stazioni, autobus urbani ed extraurbani e piste ciclabili che ci accompagnano nel territorio. Una volta a Varese, ogni direzione è percorribile.

È come se la nostra città ci indirizzasse ovunque vogliamo; trasporta il nostro corpo e la nostra mente, perché giunti qui i percorsi si ramificano. Possiamo quindi dire che essa è e sarà una stazione centrale: il luogo di sviluppo di studio, lavoro e rapporti sociali.

Abbiamo constatato che il centro della nostra provincia è dove gruppi di studenti, come noi, di lavoratori e anz

iani si riuniscono ogni giorno. Perciò noi sentiamo Varese come la nostra città indipendentemente dal fatto che, in realtà, noi siamo varesotte e non varesine doc.

Qui studiamo, ci incontriamo con gli amici e svolgiamo le stesse attività di chi vive nella città. Nutriamo un sentimento di appartenenza a Varese stessa pur vivendo in paesi collegati a questa solo dal rapporto comune-provincia.

Pertanto abbiamo chiesto ad altri se, come noi, associno la parola Varese a casa.

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