Una delle tematiche protagonista del 2020, se non forse la più importante, è senza dubbio quella della sanità la quale è stata fin da subito coinvolta e travolta in prima linea nella lotta contro il nemico invisibile, Covid19.
Quest’ultimo ha portato allo stremo il sistema sanitario nazionale e soprattutto lombardo colpendo notevolmente il varesotto che si dice essere “la nuova Codogno” .
La provincia di Varese infatti in questi ultimi giorni riscontra una media di 1100 contagi al giorno che tuttavia vengono egregiamente gestiti attraverso uno smistamento in ospedali territoriali differenti, sistema che però non sembra reggere ancora a lungo.
Anche in codesto settore però non sono venute meno le lamentele che denunciano le precarie condizioni sanitarie in cui sono costretti a lavorare la maggior parte delle strutture ospedaliere.
Anche a seguito di ciò, molti sono stati i messaggi di incoraggiamento di carattere eroico da parte dei cittadini nei confronti degli operatori sanitari i quali in queste ultime settimane si sono ritrovati a dover affrontare nuovamente turni massacranti indossando molteplici protezioni, soprattutto coloro che lavorano e/o hanno lavorato nell’hub covid istituito presso l’ospedale del circolo di Varese dove medici ed infermieri lavorano senza sosta per garantire a nipoti, figli, fratelli, mogli e mariti di ritornare ad abbracciarsi serenamente.