Si dice che la quantità non faccia la qualità. Personalmente non ci ho mai creduto completamente. Certo la copiosità di un determinata cosa non può sopperire alla sua mancanza di qualità, ma

l’abbondanza di un qualcosa di eccezionale non può far altro che aumentarne la grandezza, no? Forse no. Sono confutazione di questa mia teoria i cortometraggi presentati al Festival Glocal, i dieci migliori del contest “Noi ci siamo”.

Si tratta di storie intense, di sprazzi di vita vera riassunti in pochi minuti dall’intensità entusiasmante. Si è parlato di coraggio, di solitudine, di perdita e di riconciliazioni con l’efficacia di una rapida stoccata di fioretto. Un incontro che risulterà piacevole non soltanto agli amanti della pura emozionalità artistica, ma anche agli appassionati di tecnica cinematografica e di montaggio. Nella raccolta proposta è presente infatti uno stop motion introspettivo dalle immagine splendide, dai contorni rozzi e frastagliati e dall’atmosfera dark, quasi macabra.

 

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